Innaffiare le piante quando sei in vacanza. Ecco come fare

Quando si va in vacanza, la questione di come innaffiare le piante è un cruccio per molte persone, ma ci sono rimedi semplici, economici ed efficaci

 

Ogni estate per moltissimi amanti del verde domestico si ripresenta lo stesso problema: come innaffiare le piante mentre si è in vacanza? Come evitare di vanificare tutti i mesi di cura e amore per far sì che quei piccoli semi germogliassero diventando così floridi?

Arredare casa con le piante o riempire i giardini di fiori contribuisce a rendere gli spazi in cui viviamo più belli ed accoglienti, ma bisogna prendersene cura nel modo giusto ogni giorno.

In commercio esistono diverse soluzioni di irrigazione automatica, disponibili presso grandi negozi specializzati come Leroy Merlin, che consentono di realizzare sia sistemi interrati, sia di superficie. Questi strumenti consentono di impostare l’orario dell’innaffiatura e il quantitativo di acqua da dare ogni giorno ai vasi o al giardino.

Ci sono, però, anche alcune soluzioni fai da te, molto semplici da realizzare, decisamente più economiche, in grado di dare ottimi risultati.

Innaffiare le piante quando sei in vacanza. I rimedi fai da te

Prima di pensare a come innaffiare le piante, però, è bene ricordare che non solo l’acqua, ma anche la luce è indispensabile per la loro sopravvivenza. Per quanto riguarda le piante da interno, spostatele tutte vicino alla stessa finestra, che dovrete lasciare con gli scuri un po’ aperti.

Le bottiglie rovesciate

Questa è, probabilmente, la tecnica più utilizzata per innaffiare le piante sia in vaso, sia in giardino. La sua realizzazione è davvero semplicissima: basta prendere delle bottiglie di plastica e realizzare un foro sul tappo. Per farlo, potete utilizzare un piccolo cacciavite, al quale avrete reso la punta incandescente con la fiamma di un accendino.

Riempite ora di acqua la bottiglia e interratela vicino alle piante da innaffiare, con il tappo rivolto verso il basso. Prendete ora un ago, scaldate la punta e praticate un ulteriore forellino sulla base della bottiglia (che ora si trova rivolta verso l’alto). Questo consentirà all’acqua di scendere.

L’acqua complessata

Disponibile in gel o in morbide palline, si tratta di un ottimo rimedio, anche se poco conosciuto e, per questo, meno utilizzato del precedente. L’acqua complessata è costituita da fibre naturali e acqua demineralizzata.

Basta inserire il flacone capovolto nel terreno più vicino possibile alla pianta da innaffiare, poi al resto penseranno i microorganismi che lo popolano. Questi, infatti, scomponendo la cellulosa che ricopre il prodotto, fanno sì che venga liberata l’acqua. 

La vasca da bagno

Disponete sul fondo della vasca un tappetino di plastica per proteggerla, poi riempitela con circa 5 cm di acqua. Mettete nella vasca le piante su dei rialzi (potete usare bacinelle o vasi capovolti). Tagliate a strisce degli stracci di cotone, e metteteli in modo che un capo sia immerso nell’acqua e l’altro ben piantato nel terreno.

Così facendo, la terra potrà assorbire l’acqua attraverso il cotone, mantenendosi costantemente umida.

La giusta umidità in casa

Se abitate in città molto calde o se la vostra casa ha un’esposizione tale da raggiungere temperature elevate, dovete garantire alle vostre piante da interno la giusta umidità.

Basterà riempire di acqua una piccola bacinella e metterla vicino ai vasi. Con il calore questa tenderà ad evaporare, evitando che l’aria si secchi eccessivamente.