Voglia di viaggiare? Scegliete le mete del turismo etico.

 

Avete mai pensato di viaggiare seguendo le mete del turismo etico e sostenibile?

Per noi è una scelta, quasi, obbligata e per questo motivo abbiamo deciso di condividere la classifica annuale stilata dall’ONG Ethical Traveler con le dieci mete da raggiungere per sostenere i Paesi in via di sviluppo che mirano a creare società sostenibili.

Il settore del turismo genera ogni anno milioni di fatturato, oltre che di spostamenti di persone, ed è doveroso includere in queste cifre la volontà di finanziare le economie dei Paesi che prestano attenzione ai diritti umani, all’ambiente, al benessere sociale, offrendo bellezze naturali, storiche e soggiorni ospitali.

La ricerca dell’Ethical Traveler si concentra su tre categorie generali: protezione ambientale, assistenza sociale e diritti umani. Per ogni categoria, vengono esaminate le informazioni passate e presenti, per capire non solo lo stato attuale di un paese, ma come è cambiato nel tempo. Questo dato aiuta a selezionare le nazioni che stanno attivamente migliorando lo stato di vita dei loro cittadini, del governo e dell’ambiente.

L’obiettivo è di stilare una classifica annuale delle 10 migliori destinazioni di turismo etico del mondo per incoraggiare i comportamenti che portano a un Mondo più sicuro e vivibile. Ecco i Paesi selezionati per il 2017: Belize, Capo Verde, Cile, Costa Rica, Dominica, Mongolia, Palau, Tonga, Uruguay, Vanuatu (scritte in ordine alfabetico e non di merito).

Nel valutare il livello di protezione ambientale di ciascun paese sono stati esaminati indicatori di salute ambientale, conservazione delle risorse e coltivazione di pratiche benefiche e sostenibili. La principale fonte per la creazione della lista è l’indice di prestazione ambientale (EPI) del Centro dati e applicazioni socioeconomici (SEDAC), un’iniziativa congiunta tra il Centro per la legislazione e la politica ambientale di Yale e il Centro per la rete internazionale di informazioni sulla scienza della Columbia University. L’indice utilizza indicatori focalizzati su “ridurre gli stress ambientali sulla salute umana e promuovere la vitalità dell’ecosistema e una sana gestione delle risorse naturali, consentendoci di misurare questi paesi contro 25 indicatori separati di responsabilità ambientale”.

Un’ulteriore indicatore ambientale aggiunto al processo di selezione di quest’anno è stato: la percentuale di aree terrestri e marine protette. Questi parametri consentono una valutazione più accurata del valore ambientale di un paese.

 

Editor: Isabella Tamponi