Nel 2020 l’emergenza non è solo sanitaria, ma anche climatica: rischia di essere l’anno più caldo, con eventi climatici estremi

 

Le nostre nonne dicevano “anno bisesto, anno funesto”, e il 2020 sembra confermare in pieno questo antico detto.

All’emergenza portata dalla pandemia globale da covid19, che ha già causato centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo, ora si aggiunge quella relativa al clima.

Gli esperti meteorologi, infatti, avvisano che questo potrebbe essere l’anno più caldo di sempre a livello globale, caratterizzato da un accentuarsi di eventi climatici estremi.

Secondo la Banca Mondiale, che valuta il Global Climate Risk, l’Europa meridionale potrebbe essere interessata in misura importante dal fenomeno della siccità.

Per quanto concerne l’Italia, il nostro paese era già stato collocato al 21esimo posto nel mondo per impatti da eventi climatici estremi nel 2018, a seguito di eventi come tempeste, inondazioni, ondate di calore, ecc.

Quest’anno, però, secondo molti esperti, la situazione della nostra nazione potrebbe peggiorare ulteriormente, andando a colpire un paese già in forte difficoltà a causa del covid19. Molte delle misure che normalmente vengono messe in campo a tutela delle persone e del territorio potrebbero essere meno disponibili nell’immediato. Pensiamo, ad esempio, al contributo della Protezione Civile in caso di alluvioni o esondazioni di fiumi. Oggi, però, molte delle loro risorse sono impegnate nella lotta al contrasto della diffusione del coronavirus.

Ma cosa possiamo fare noi contro una simile previsione?

Non ci è possibile, certo, evitare che si scateni una tempesta, ma possiamo dare il nostro piccolo contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, che sono la causa principale del verificarsi di eventi estremi e talvolta di potenza inaudita.

È, ormai, cosa nota ed appurata che le grandi quantità di emissioni di carbonio immesse nell’aria aumentino il verificarsi di tempeste e acquazzoni, portando anche ondate di calore più lunghe, con temperature e frequenza maggiori, con un conseguente aumento del rischio di incendi.

Anche se crediamo che il nostro contributo sia una goccia nel mare, ricordiamo sempre che persino l’oceano è composto da miliardi di piccole gocce. Quindi, impegniamoci ad adottare uno stile di vita più eco friendly, riducendo gli spostamenti con i mezzi privati, abbassiamo di un paio di gradi il termostato in inverno e cerchiamo di non abusare dell’aria condizionata in estate.