Alla XXII edizione della Fiera di Farfa la conferenza “Coltivando Tradizioni: L’intreccio tra Agricoltura e Cultura”

La conferenza si terrà il 26 maggio a partire dalle ore 10.00 nell’incantevole la Sala Schuster presso l’Abbazia di Farfa in Via del Monastero 1, Fara in Sabina, Rieti.

L’agricoltura e la cultura sono due elementi fondamentali che si intrecciano in modi profondi e significativi. Oltre a soddisfare le esigenze alimentari di una società, l’agricoltura ha plasmato le tradizioni, i valori e l’identità di comunità e popoli in tutto il mondo. In questo argomento, si esploreranno il legame intrinseco tra agricoltura e cultura, evidenziando come la pratica agricola influenzi e sia influenzata dalle tradizioni culturali.
L’agricoltura non è solo una fonte di sostentamento, ma anche una custode delle tradizioni culturali. Molte comunità agricole mantengono pratiche tramandate di generazione in generazione, che riflettono la storia, le credenze e le tradizioni della loro cultura.
I campi coltivati, i vigneti terrazzati e i frutteti fanno parte del patrimonio visivo di molte comunità, influenzando l’architettura locale, la pittura, la letteratura e persino le feste popolari. Il paesaggio agricolo diventa quindi un elemento essenziale della cultura di una regione, riflettendo le sue tradizioni e la sua identità.

Gli alimenti coltivati localmente e le tradizioni culinarie sono parte integrante dell’identità culturale di una comunità. I piatti tradizionali spesso raccontano storie di storia, migrazioni, influenze culturali e relazioni sociali, diventando simboli di identità e appartenenza per le comunità. Coltivare tradizioni agricole significa quindi non solo nutrire i corpi, ma anche preservare e celebrare l’eredità culturale di una comunità.

Apriranno la conferenza i saluti istituzionali di

Roberta Cuneo, Presidente della Provincia di Rieti e Sindaco del Comune di Fara in Sabina; Simone Fratini vice Sindaco del Comune di Fara in Sabina; Pamela Martini, Consigliere del Comune di Fara in Sabina, incaricata dell’organizzazione della Fiera di Farfa; On. Alessandro Palombi, in qualità di delegato del Ministro On. Francesco Lollobrigida.

I relatori e gli argomenti:

Fabrizio Santori, Segretario Assemblea Capitolina, “Salvaguardare l’azienda agricola per salvaguardare le tradizioni”.
 Davide Granieri, Presidente Coldiretti Lazio,
“Valorizzazione dell’Agricoltura come risorsa per i giovani e per il territorio”.
Massimo Iacobini, Presidente Rete tra imprese della Sabina, “Il progetto del Parco Slow della Sabina: tra innovazione e tradizione”.
Marco Gianni, Coordinatore Biodistretto Sabino e della Via di Francesco, “Biodistretto: qualità dei prodotti agricoli e della vita delle comunità locali”.
Riccardo Maria Mazzoni, Professore e Agronomo, “Identità culturale e antropologia legate all’agricoltura e al cibo”.
Pierluigi Capone, Direttore Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa, “La natura che ci ospita. Impariamo a conoscerla e rispettarla”.
A moderare l’incontro Luigi Gabriele, Presidente dell’Associazione Consumerismo.

 

La Fiera di Farfa. Due giorni di relax, natura e cultura.

Il 25 e 26 Maggio 2024, dalle ore 10:00 alle ore 22:30, il Borgo medioevale di Farfa sarà animato dalla Fiera di Farfa, un’esperienza indimenticabile nel cuore della Sabina, evento dedicato ai prodotti locali, intrattenimento e storia, dell’antico borgo medievale, accessibile a tutti.

I partecipanti avranno l’opportunità di godere di pic-nic immersi nel verde e di divertenti attività per i più piccoli con musica, balli di gruppo, truccabimbi e lo spettacolo con le bolle di sapone. La Fiera di Farfa sarà arricchita da un’ampia varietà di attività, tra cui un’area dedicata allo street food, degustazioni, musica dal vivo e tanto altro ancora. Gli amanti delle escursioni avranno l’opportunità di esplorare la bellezza naturale della Sabina con passeggiate guidate nella Riserva Regionale Nazzano Tevere Farfa.
Un Viaggio nella Storia e nell’Arte, in cui i visitatori avranno l’occasione di immergersi nell’arte e nella storia del Borgo di Farfa con visite guidate condotte dal rinomato storico dell’arte, il professor Vittorio Maria de Bonis.

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