Fare sport aiuta a combattere il cancro
Secondo AIL l’Exercise Oncology riduce il rischio di recidiva fino al 40%, migliora il metabolismo, contrasta la perdita di tono muscolare e l’aumento di grasso viscerale
Che lo sport faccia bene alla salute, è cosa ormai nota. Moltissime ricerche evidenziano oggi anche il ruolo fondamentale che svolge l’attività fisica nella lotta al cancro. Nel corso del convegno “Combattiamo la leucemia… anche con lo sport” organizzato nell’ambito della manifestazione ExpoSalus and Nutrition, AIL Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma, ha presentato uno studio realizzato su migliaia di pazienti onco-ematologici, dimostrando come praticare sport con una certa costanza, riesca a prolungare la sopravvivenza del paziente, contrasti l’avanzamento della malattia e abbia benefici anche per l’umore.
“La maggioranza dei farmaci chemioterapici induce una perdita di massa muscolare e contemporaneamente un aumento di massa grassa, in particolare di grasso viscerale, fino al 24% ad un anno dalla fine dei trattamenti. – Ha spiegato il Professor Renato Manno Docente dell’Università Telematica San Raffaele di Roma e Docente Scuola dello Sport CONI a Roma. – L’allenamento della forza può essere una importante contromisura. La massa muscolare, che rappresenta almeno il 40% del peso corporeo totale, condiziona in modo elevato il metabolismo di ogni soggetto. L’allenamento della forza consente di aumentare fino a oltre 1,5 kg di massa muscolare in tre mesi, ridurre il grasso viscerale e migliorare il metabolismo basale del 7% in modo stabile e fino al 9% nelle 72 ore a seguire in soggetti non allenati”.
Per incentivare la diffusione della pratica dello sport tra i pazienti oncologici, AIL ha realizzato numerosi progetti, come ITACA, che avvicina i pazienti allo sport della barca a vela, ed eventi di informazione e sensibilizzazione, come la Fitwalking for AIL e la Granfondo Campagnolo Roma.
Gli effetti benefici dello sport sono stati dimostrati anche nel trattamento di altri tipi di cancro: “In donne fisicamente attive il rischio di cancro al seno decresce del 15-30%. – Ha dichiarato il Professor Stefano Balducci, Specialista in Endocrinologia e Docente Università Sapienza di Roma – Questi dati sono stati confermati da più di 30 studi in diverse popolazioni. Per il cancro del colon 43 studi su 51 dimostrano una riduzione dal 40 al 70% nei più fisicamente attivi. Nel cancro della prostata dal 10 al 30% diminuendo, altresì, la severità della malattia e il tasso di mortalità. Nel cancro dell’endometrio, pur nella grande eterogeneità degli studi, si assiste ad una riduzione del rischio nei soggetti più attivi dal 30 al 40%, con dimostrazione di un effetto dose/risposta. I dati sul cancro del polmone sono meno consistenti anche se probabilmente l’attività fisica ne diminuisce il rischio. Meta-analisi dimostrano una riduzione del rischio del 13% con attività ricreazionali, del 30% con più strenua attività fisica, effetti ancora presenti anche nei fumatori”.
“La pratica dell’esercizio, quando non sussistono controindicazioni mediche oggettive, ha dato in studi controllati risultati scientifici importanti. L’esercizio fisico è un potente farmaco con specifici effetti anti-tumorali, che previene l’insorgenza dei tumori, riduce il rischio di recidiva e le tossicità a breve, medio e lungo termine correlate alle terapie anti-tumorali. – Ha detto la Dottoressa Maria Christina Cox, Medico specialista in Ematologia, Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma. – La riduzione del grasso viscerale, infatti, consente l’attivazione di meccanismi intra-cellulari onco-soppressivi e l’attivazione del sistema immunitario. Possiamo, quindi, dire che i farmaci combattono il cancro, l’esercizio fisico cura il paziente con il cancro”.
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