Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile: i temi trattati nell’evento digitale

Dalla filiera alimentare alle tavole dei consumatori fino ad arrivare agli obiettivi dell’ONU, l’alimentazione diventa sempre più sostenibile

 

Grande interesse per l’evento digitale “Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”, appuntamento organizzato dalla FIDAF, Federazione Italiana Dottori Agronomi e Forestali, con la collaborazione della Music Theatre International – M.Th.I. e del CONAF, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, e con il patrocinio del  MIPAAF, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Cinque le aree tematiche di interesse: ambiente, salute, società, alimentazione e consumo, tutte trattate con un unico comune denominatore e cioè il concetto di alimentazione sostenibile. Ma quali caratteristiche deve avere un tipo di alimentazione per essere definita sostenibile? Secondo la FAO “le diete sostenibili sono le diete che sono composte da alimenti la cui produzione ha un basso impatto ambientale, che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e che permettono una vita sana e attiva per le generazioni presenti e future”, risulta di fondamentale importanza l’interazione delle variabili agricole, alimentari, nutrizionali, ambientali, sociali, culturali ed economiche. Andrea Sonnino, Presidente FIDAF punta il focus sugli sprechi alimentari che riguardano sia le varie fasi della filiera alimentare sia le tavole dei consumatori:«… molto può essere fatto anche dai consumatori per rendere più intelligenti i loro acquisti ed evitare sprechi nei loro frigoriferi e sulle loro tavole. Ne guadagnerebbe molto l’ambiente, ma ne otterrebbe un beneficio anche il loro portafoglio». A tal proposito i consigli di Laura Rossi, Coordinatore generale Osservatorio Nazionale Sprechi Alimentari costituito in ambito CREA su richiesta del MIPAAF… la produzione di carni bovine ha un impatto ambientale più elevato rispetto a quella di altre carni, come quella suina e il pollame. Prediligere le carni bianche (pollame e coniglio), ridurre i consumi di carne rossa, sia fresca che trasformata (bovina, suina e ovina) e sostituire spesso la carne con pesce, uova, latticini o con la combinazione di cereali e legumi, rappresentano scelte ottimali sia dal punto di vista nutrizionale sia dal punto di vista ambientale».

Flavio Pezzoli, Centro Agroalimentare Roma parla della continua battaglia contro gli sprechi alimentari come il percorso iniziato dall’ONU nel 2015, l’ Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDGs) n.2 “FAME ZERO: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile: «In questo obiettivo è posto il traguardo entro il 2030 di dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post – raccolto». 

Melania Massa