Tinte BIO: Un’alternativa alle tinte commerciali
Nel prenderci cura di noi è molto importante prestare sempre attenzione a ciò che il nostro corpo assume.
Molte volte le organizzazioni che prestano il loro servizio per il benessere della persona tendono ad omettere informazioni importanti in funzione del mero profitto.
In un tempo di crisi ogni euro risparmiato può fare sicuramente la differenza come abbiamo visto per la nostra tavola qui. È bene però, specialmente quando si tratta del nostro equilibrio biologico cercare soluzioni che possano garantirci una solida sicurezza e assicurare il nostro benessere.
Oggi vedremo come l’utilizzo delle tinte naturali per i nostri capelli possa essere la soluzione ideale per chi vuole iniziare ad utilizzare un prodotto per la cura di se stessi ovviando ad una necessità di eco sostenibilità ambientale.
Perché preferire le tinte bio?
In realtà esistono molteplici motivi alla base di ciò. Le tinte commerciali, al di la della cattiva luce che ombreggia su di loro per quanto riguarda la provenienza, spesso non garantiscono risultati all’altezza delle aspettative. I nostri capelli sono cellule molto sensibili che il più delle volte reagiscono in maniera evidente a stress e sforzi esterni, questo vale per il cuoio capelluto in generale.
Chi usa abitualmente tinte in commercio, specialmente di bassa qualità, potrà sicuramente confermarvi come l’utilizzo delle sostanze comprese nel prodotto a lungo andare tenda a sfibrare e indebolire il capello appiattendone anche lo stesso colore.
Le “tinte bio” invece esercitano sulla nostra capigliatura una notevole azione benefica soprattutto per quanto riguarda morbidezza, colore e volume del capello.
Un altro fattore molto importante nella differenza tra le tinte sintetiche e le soluzioni naturali è che queste non incidono sulla cuticola del cuoio perché non “fissano” il colore, dunque lasciano “respirare” il bulbo pilifero. Tutto questo si va a sommare all’ostacolo rappresentato dello smaltimento chimico che concerne le “tinte artificiali” e l’impatto ambientale che queste hanno una volta riversate in ambienti naturali.
Gli effetti delle tinte chimiche sull’inquinamento è tristemente conosciuto. Negli ultimi tempi questo tipo di sostanze è passato diverse volte sotto esame. Nel mirino ci sono le ammine aromatiche, sostanze dall’alto tasso di tossicità. Le ammine sono note per la facilità con cui si introducono all’interno del nostro corpo se non trattate con particolare cura tramite il cuoio e le mani.
Studi scientifici hanno dimostrato che queste sono state eliminate dal processo in seguito a divieti nazionali imposti ai produttori, tuttavia non si esclude che alcune aziende le utilizzino ancora aggirando tali restrizioni.
Vediamo dunque come poter preparare una buona tinta vegetale.
Per creare le nostre tinte sono necessarie delle erbe tintorie. Queste vanno ottenute della polverizzazione di foglie o radici che contengano un pigmento colorante. Le erbe tintorie vengono impiegate nella fase di colorazione dei tessili e possono essere applicate per colorare o far riflettere il nostro capello.
La polvere colorante dev’essere in seguito condensata poi in acqua calda e mescolata fino ad avere una sostanza simile ad uno yogurt. Lasciamo quindi riposare per venti minuti al fine di lasciar amalgamare bene il pigmento colorante.
In conclusione possiamo dire che generalmente sebbene richiedano tempi di posa e riposo più lunghi le tinte con erbe sono una svolta all’insegna del “bio” e del rispetto per l’ambiente, tenete a mente che per avere un risultato notevole sarà necessario attendere due o tre sedute dato che il risultato dipenderà parecchio dalla modalità di preparazione e dal tipo di cuoio su cui il colorante verrà applicato.
Editor: Michael Singleton
Visto su Fashion News Magazine
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