Servono occhiali speciali per guardare a un futuro sostenibile: intervista a Giulia Bonardi, finalista del contest #roadtogreen 2021
In questo nuovo appuntamento dedicato ai finalisti del contest #roadtogreen 2021 raccontiamo un progetto che trasforma gli occhiali da sole come veicolo di sensibilizzazione ecologica e sociale.
Quando si progetta un modello, l’accessorio ha la funzione non solo di completare un vestito, ma anche in un certo senso di definirne il carattere. Possiamo ricordare una citazione di Yves Saint Laurent, quando disse che un tailleur pantalone poteva diventare un modello da giorno o da sera a seconda degli accessori scelti. Questa versatilità dell’accessorio – borsa, scarpa o foulard – ha una dimensione così speciale che sono le componenti più vendute in un’azienda di moda: l’abbigliamento assume quasi una valenza scenica, dal momento che sono proprio gli accessori, ovvero le note di carattere, ha generare più profitti. Per questo motivo, è necessario dare loro l’importanza che meritano, poiché sono il veicolo privilegiato per soddisfare le esigenze quotidiane di ogni cliente.
Il progetto di Giulia Bonardi, Per guardare a un futuro ecosostenibile, ha catturato l’attenzione della giuria di #roadtogreen per aver indugiato sull’occhiale, un accessorio che delinea un’atmosfera precisa pur nelle dimensioni ridotte. Grazie all’utilizzo di materiali naturali o riciclati – dalla bioplastica al bambù, la designer intende comunicare che la ricerca dei materiali, del riciclo e della sensibilizzazione deriva innanzitutto dai particolari: trattandosi di elementi così versatili e importanti, gli accessori devono avere la funzione primaria di indicare ai consumatori la strada ideale per la salvaguardia del nostro pianeta. Per concludere, l’occhiale da sole, per il fatto di essere accattivante e abbordabile dai consumatori, deve essere una testimonianza vitale dell’ecologia nella sua costruzione e nelle sue materie prime. A quel punto, la visione di un futuro verde attraverso queste nuove lenti non apparirebbe così utopistica.
Intervista con Giulia Bonardi
Per quale motivo il Suo progetto si concentra sugli occhiali da sole?
L’occhiale è una metafora e vuole rappresentare la visione più etica e green che tutti dovremmo avere del mondo. Sono un accessorio molto versatile, adatto ad essere utilizzato nella vita di tutti i giorni e in qualunque periodo dell’anno: sono quindi perfetti per comunicare i nostri ideali durante la giornata, seguendo lo stile che più rappresenta il nostro vero io.
Ha parlato della moda come ponte, capace di realizzare un mondo inclusivo. Ci potrebbe spiegarne il significato?
La moda è arte e penso che sia in grado di trasmettere messaggi in modo immediato, suscitando emozioni e raccontando qualcosa di noi, parlando anche dei cambiamenti che vorremmo nel mondo. Per questo ho descritto la moda come un ponte capace di portare messaggi anche forti, di far conoscere nuovi orizzonti e di far aprire gli occhi su temi sempre più importanti, come la necessità di un futuro eco-friendly e di un mondo più inclusivo.
Oggi molte aziende si macchiano di green washing nel nome del profitto – insomma discutono di sostenibilità senza attuare nel concreto delle scelte efficaci. Come si potrebbe adottare l’ecologia come stile di lavoro e di vita, secondo Lei?
L’Unione Europea ha già adottato delle politiche ambientali importanti e sostiene la transizione delle imprese verso un’economia sostenibile. La Green Economy da sola però non sarà mai sufficiente se ciascuno di noi in prima persona non presta attenzione alla filiera dei prodotti che acquista. Fortunatamente posso dire di fare parte di una generazione a cui sin dai primi anni di scuola è stato insegnato il rispetto per l’ambiente e l’importanza del riciclo.
Perché ha scelto di partecipare al contest #roadtogreen?
Trovo che i contest siano sempre molto stimolanti e mi è piaciuto particolarmente il tema proprio di #roadtogreen, oltre al fatto che non ci fosse un limite di età: questo è stato un altro aspetto inclusivo non trascurabile. La creatività non ha genere, un’età o un settore – io ad esempio sto frequentando il secondo anno di una scuola superiore ad indirizzo economico e ho trovato molto stimolante la possibilità di esprimermi anche attraverso un progetto che legasse moda e marketing.
Di Costante Torcini
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