L’On. Luciano Ciocchetti: “Gli uomini italiani non accettano gli screening gratuiti” – Giornata Nazionale per la Salute dell’Uomo

 

Il 19 Novembre, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, i rappresentanti di SIA Società Italiana di Andrologia; SIGO – Società ITALIANA Ostetricia e Ginecologia , insieme alle associazioni Consumerismo e Road to Green 2020 hanno dato il via ai lavori per l’organizzazione del comitato promotore per la prossima Giornata Nazionale per la Salute dell’Uomo 2025. Questa iniziativa, di grande rilevanza per il benessere maschile, vedrà un programma annuale di eventi dedicati alla formazione, informazione, prevenzione e cura.

 

L’intervento dell’On. Luciano Ciocchetti, Vice Presidente della XII Commissione Affari Sociali

“Il sistema sanitario nazionale mette a disposizione degli screening gratuiti, ma non tutti i cittadini accettano di farli. I dati riferiti alla nostra commissione dall’Istituto Superiore di Sanità riguardo questi argomenti sono sconfortanti. Abbiamo un’adesione agli screening obbligatori dell’80% al nord, 50% al centro e 30% al sud. Alcune regioni non raggiungono il 10%. Quando feci il servizio militare, era prevista una visita medica approfondita anche dal punto di vista andrologico e questo era un grande vantaggio, perché la maggior parte dei giovani si sottoponeva alla visita preventiva. La carenza di prevenzione da parte dei giovani di oggi dipende sicuramente da un fatto culturale ed è per questo motivo che credo siano fondamentali iniziative come questa che possano promuovere la necessità e l’urgenza della prevenzione sia per quanto riguarda il tema della salute; sia per quanto riguarda il tema della fertilità e conseguentemente il tema della natalità. Un tema, quello della denatalità, sicuramente legato alle condizioni economiche generali, al cambiamento epocale della società; ma anche all’infertilità dal punto di vista medico. Le questioni poste con l’iniziativa di oggi sono fondamentali e noi dobbiamo spingere fortemente sulla prevenzione, sia primaria che secondaria. Speriamo che nel corso della legislatura potranno essere inseriti altri screening obbligatori, oltre i tre previsti, in modo da poterci allargare sul campo della prevenzione”.