Unirima chiede investimenti e semplificazioni normative e amministrative, per sostenere la circular economy

 

Investire nella circular economy, incentivare l’utilizzo delle materie prime secondarie e semplificare il quadro normativo e amministrativo. Questo l’appello lanciato da Unirima al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte affinché siano, finalmente, attuati in modo concreto i principi presentati durante gli Stati Generali, all’interno del Masterplan “Progettiamo il rilancio“.

I temi dell’ambiente e della sostenibilità dovrebbero essere considerati come la colonna portante delle strategie dello sviluppo del paese, un pensiero che sembra ora essere condiviso anche dal Governo Italiano. Lo sviluppo del settore, però, è intrinsecamente legato al recepimento delle misure contenute nella direttiva europea 2018/851, che fa parte del Pacchetto Economia Circolare, che vanno adottate senza, però, compromettere il futuro di migliaia di imprese italiane che già si occupano del recupero e riciclo delle materie prime.

In un momento di crisi, in cui si studia il rilancio dell’economia nazionale, Unirima fa notare l’importanza di ascoltare la voce e le idee di coloro che hanno una reale conoscenza del settore della Green Economy, poiché da anni lavorano sul campo per attuare concretamente i principi dell’economia circolare.

 

Francesco Sicilia, Direttore Generale Unirima, intervistato da Barbara Molinario, Presidente Road to green 2020

 

Ci attendiamo che le scelte del Premier tengano conto della valorizzazione del lavoro di chi è impegnato nel settore del recupero e riciclo della carta che con 15 anni di anticipo ha raggiunto i nuovi obiettivi di settore fissati dall’Europa. – Dichiara il Direttore Generale di Unirima, Francesco SiciliaIl nostro comparto conta circa 15.000 addetti, escludendo l’indotto, operanti in centinaia di imprese sparse capillarmente su tutto il territorio nazionale che, con circa 6,6 milioni di tonnellate di materia prima secondaria prodotte, hanno reso il comparto della carta da macero fra quelli che trainano gli obiettivi totali di riciclo del nostro Paese, un settore che ha ancora tanto da esprimere per porre l’Italia come capofila dei temi ambientali in Europa.”