I nostri amici a quattro zampe: crescono le adozioni di cani e gatti in periodo di pandemia
Secondo quanto emerge dalle analisi di Coldiretti, sono aumentate del 15% le adozioni di animali domestici durante il periodo di pandemia.
In questi ultimi anni di pandemia, è stato registrato un drastico aumento delle adozioni di animali domestici. Un animale in casa allevia i brutti pensieri e dà la carica per affrontare i momenti più bui.
Parliamo soprattutto di cani (+43,6%) e di gatti (+35,1%). I numeri sono davvero esorbitanti, più di 3,5 milioni di italiani hanno scelto di far entrare all’interno delle loro abitazioni un cucciolo. Numeri davvero importanti, così come può essere importante la presenza di un animale quando si è costretti a rinchiudersi in casa e diventa importante avere una mano, anzi una zampa in più.
L’Italia si conferma essere un paese sempre più Dog-Friendly, con un aumento di spazi in grado di ospitare cani, gatti e non solo, con aree dedicate ad attività cinofile.
Questo per incentivare tutti coloro che sempre più spesso rinunciano a viaggi o vacanze pur di non lasciare a casa il loro animale domestico.
Ma non è tutto… per coloro che invece non hanno nessuna intenzione di mollare il loro amico a quattro zampe, in Italia si contano ben 24mila agriturismi in grado di offrire zone all’aperto e percorsi naturalistici per animali e famiglie.
Ma non tutte le belle notizie hanno solo lati positivi.
L’aumento esponenziale di adozioni e acquisto di cani e gatti porta con sé delle conseguenze.
La stessa Coldiretti, ha voluto stringere un accordo con Enci, ente nazionale della cinofilia italiana, al fine di contrastare il traffico illegale di animali; sostenendo al contrario tutti gli allevamenti certificati, che nell’anno del Covid hanno registrato un aumento del 6% di iscrizioni degli esemplari nel libro genealogico italiano.
Purtroppo centinaia di cani e gatti vengono importati in Italia dall’estero, illegalmente.
Un mercato nero che vale 300 mila euro all’anno: le tratte clandestine consegnano cuccioli di poche settimane non svezzati, sprovvisti di microcip, obbligatorio per legge, e magari imbottiti di farmaci.
Tutti gli animali sono identificati tramite delle documentazioni italiane completamente false con profilassi vaccinali mai eseguite.
Questo è quanto attesta la Coldiretti all’interno dell’ultimo rapporto Agromafie.
L’intera situazione, oltre che pesare sugli stessi cuccioli, che spesso non riescono a sopportare le lunghe tratte, morendo ancor prima di raggiungere l’Italia, pesano anche su tutti quei allevamenti che invece rispettano le leggi a tutela dell’animale.
Oltre a questo, l’aumento di adozioni ha portato a una diminuzione di animali all’interno degli allevamenti, producendo un abbassamento di produzioni di formaggi o altri alimenti, senza tener conto della parte volta all’agriturismo.
Resta quindi fondamentale adottare gli animali che provengono da allevamenti fidati e certificati, così da sostenere tutti i lavoratori che amano davvero queste creature e che garantiscano loro salute e sostegno.
Adesso non resta che scegliere quale sarà l’amico che sceglieremo di avere a nostro fianco!
Elisa Guazzini
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