Il progetto FARE – Formazione Arte Rispetto Esperienza, si sposta all’Istituto Piaget-Diaz, dove i ragazzi hanno incontrato Chiara D’Errico, Co – Presidente del Circolo Movimento Decrescita Felice.

Con Chiara si è parlato di buone pratiche quotidiane, ecologiche e anti spreco, che ognuno di noi può mettere in atto nel quotidiano da oggi stesso.

L’argomento è stato introdotto parlando di piante e natura. Attraverso un video è stato dimostrato in aula che le piante sono vive e sono anche in grado di comunicare tra di loro. Un tesoro inestimabile per tutto il Pianeta e per la nostra vita: puliscono l’aria; mantengono la temperatura più fresca nelle torride estati, rendendo i luoghi più ospitali e vivibili; trattengono il terreno per evitare che frani. Per questo uno dei modi più efficaci per combattere la crisi climatica è prenderci cura della natura.

La natura ha molto da insegnarci, al punto che spesso la soluzione migliore è replicare ciò che viene fatto in natura.

Chiara ha mostrato alcuni esempi di giardini resilienti. In uno di questi era stata ricreata una diga simile a quella che fanno i castori in natura. In quella zona la temperatura era estremamente piacevole, nonostante si trattasse di un terreno torrido.

Si è poi parlato di quali siano le migliori piante antismog, dei benefici per l’aria e per la nostra salute, e di come, per difendere la natura, una buona pratica sia quella di farne nascere altre, attraverso la semina o le talee. 

Nella seconda parte della lezione si è parlato di spreco di acqua, del fatto che per lavarci le mani ne impieghiamo 1.5 litri e dei modi in cui potremmo recuperarla. Ad esempio, mettendo una bacinella quando laviamo le mani o le verdure, o mentre aspettiamo che l’acqua della doccia diventi calda. L’acqua di recupero, a seconda della tipologia, può essere usata come scarico del WC, per lavare i pavimenti o innaffiare le piante.

Questo ci ha dato lo spunto per parlare della differenza tra economia lineare (compro, consumo, butto) e circolare (recupero, riciclo, riuso), soffermandoci sul fatto che il modo migliore per non inquinare è comprare meno e sprecare meno.

Laboratori fatti coinvolgendo un docente e uno studente per ciascuna classe:

1: creare un orto partendo da materiali di scarto di verdure come radicchio o insalata

2: imparare a creare talee da piante che abbiamo, così da poterne avere di nuove

3: realizzare saponi casalinghi recuperando pezzi di saponette che stanno finendo

4: idee creative per recuperare oggetti di scarto che sarebbero stati gettati via, dando loro nuova vita