Amsterdam non è solo la città di Van Gogh, dei tulipani o dei Mulini a vento, ma è soprattutto la città delle biciclette tanto che le politiche attuate dal capoluogo olandese sono sempre più orientate ad incentivare le due ruote. Non a caso è stato inaugurato ad inizio 2016 un tunnel interamente dedicato a ciclisti e pedoni che passa sotto la stazione centrale della Capitale. Il tunnel era a beneficio degli automobilisti, ma le modifiche all’urbanistica cittadina della zona hanno consentito la riconversione della struttura ora interamente dedicata a chi si reca a lavoro in bicicletta oppure chi vuole passeggiare godendo di una zona a basso impatto ambientale.

Il tunnel prevede due percorsi ben delineati e diversamente illuminati: i ciclisti hanno il loro tratto a sua volta diviso nei due sensi di marcia, i pedoni possono godere di altrettanto spazio su un pavimento rialzato e più chiaro rispetto a quello dedicato agli amanti delle due ruote. I responsabili del progetto affermano che ogni giorno circa 25 mila persone passeranno per il nuovo tunnel e proprio per questo si è optato per renderlo sicuro e accogliente.

L’impatto ambientale è pressoché nullo sia da un punto di vista di emissione di gas nell’ambiente sia per quanto riguarda l’inquinamento acustico: le pareti del tunnel sono state rivestite con del materiale fonoassorbente in grado di ridurre drasticamente eco e rumori. Inoltre, come abbiamo detto, il tunnel è estremamente sicuro dato che è sempre possibile vedere la fine del tunnel e sono totalmente assenti angoli che possono nascondere malintenzionati o altri pericoli per la viabilità.

L’impatto è evidente anche sull’urbanistica e sulla vita dei pendolari di Amsterdam: grazie al tunnel chi si deve imbarcare sui traghetti non passa all’interno della stazione ferroviari ma può utilizzare il tunnel pedonale risparmiando del tempo e favorendo uno smistamento delle persone decisamente più razionale e ordinato.

Il tunnel è anche una vera e propria mostra artistica permanente rappresentando un vero e proprio unicum in questo senso: il rivestimento interno è decorato con opere di grande importanza di storici artisti olandesi grazie all’opera di due artisti che hanno avuto la certosina pazienza di riprodurre interamente a mano le opere sulle piastrelle, passate poi ad un team di esperti che le ha collocate nella posizione attuale.

Ovviamente, la costruzione ha subito anche numerose critiche: una volta giunti all’imbarco le piste ciclabili e quelle pedonali si incontrano creando disordine e possibili pericoli per tutti. Tuttavia confidiamo nella proverbiale civiltà degli olandesi in grado di essere più incisiva di qualsiasi ritocco alla struttura.

ALTRI ARTICOLI DELLA SEZIONE

Emissioni zero, come si diventa carbon neutral?

Emissioni zero, come si diventa carbon neutral? È questo il tema affrontato durante la settima edizione del Forum La città del futuro organizzato dall’Associazione Road to Green 2020, dedicato allo sviluppo sostenibile delle città per [...]