Alghe nell’alimentazione delle mucche per ridurre l’inquinamento

 

Introdurre le alghe nell’alimentazione delle mucche potrebbe davvero essere la soluzione definitiva per ridurre le emissioni di metano quasi totalmente, considerata una rivoluzione, questa idea potrebbe portare una volta per tutte ad arginare il grave problema dell’inquinamento legato all’allevamento e in particolare al consumo di carne da parte dell’uomo dovuto per gran parte anche ad un fattore di tipo logistico.

Un team di ricercatori dell’Università di James Cook of Queensland, Australia, si è resa artefice della scoperta straordinaria, sembrerebbe infatti che una piccola aggiunta di alghe marine all’alimentazione bovina potrebbe dare una svolta all’inquinamento generato dal loro trattamento. Stiamo parlando di un introduzione di alghe pari al 2% dell’alimentazione.

Lo studio qui riportato si basa sull’esperienza di un contadino canadese che nel 2012 scoprì che i bovini che consumavano alghe non solo erano generalmente più sani ma tendevano a godere di cicli di accoppiamento più longevi.

Due ricercatori, Rob Kinley e Alan Fredeen hanno successivamente indagato su quanto riportato e confermato che quanto assunto era il vero, sostenendo che il consumo, anche minimo di alghe, abbatteva drasticamente le emissioni di metano.

 

 

Il team ha promosso uno studio di proporzioni ingenti testando almeno venti specie di alghe nell’alimentazione bovina e studiando gli effetti che queste avrebbero sullo stomaco degli animali, esaminando la loro reazione con i batteri presenti nella bile.

Hanno scoperto che una specie chiamata Asparagopsis Taxiformis si è dimostrata la più efficace, tanto che se fosse stata introdotta anche con una percentuale del 2% avrebbe sicuramente ridotto le loro emissioni del 99 per cento.

Le emissioni legate all’alimentazione carnivora sono le più alte in assoluto quando si parla di sostenibilità. Uno studio addirittura ha stimato che l’industria della carne inquina più delle multinazionali del petrolio.

Il metano, come sappiamo, viene rilasciato anche dalle flatulenze dei bovini, come sottoprodotto della loro digestione. Questo è un problema molto grave se si pensa che le mucche avendo una dieta basata per lo più sul consumo di cellulosa producono anche 200-500 litri di metano al giorno per animale. 

Ciò comporta una produzione di metano di livelli molto alti. E tutto questo non considerando fattori secondari ma comunque molto determinanti nel computo totale come trasporto di carni e animali su gomma.

Editor: Michael Singleton

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