di Barbara Molinario

La definizione “fake news” è entrata a far parte del nostro linguaggio quotidiano ma sappiamo davvero cosa vuol dire?  “Fake news è una locuzione inglese che letteralmente tradotta vuol dire <<notizie false>>. È entrata in uso nel primo decennio dell’XI secolo per designare un’informazione in parte o del tutto non corrispondente al vero. Divulgata intenzionalmente o inintenzionalmente, attraverso il web, i media, o le tecnologie digitali di comunicazione, e caratterizzata da un apparente plausibilità, quest’ultima alimentata da un sistema distorto di aspettative dell’opinione pubblica e da una amplificazione dei pregiudizi che ne sono alla base. Ciò ne agevola la condivisione e la diffusione, pure in assenza di una verifica.” (dizionario Treccani). Ed è qui che andremo a indagare come verificare le fonti. 

Corrisponde, grosso modo, al modo di dire italiano bufala mediatica, e sebbene quest’ultima espressione faccia generalmente riferimento a notizie del tutto prive di veridicità e sia utilizzato prevalentemente in ambito politico, il neologismo ha conosciuto un’ampissima diffusione proprio nel campo delle elezioni politiche. Ed ora vi dico anche bufala mediatica, nel dizionario, cosa vuol dire: “notizia falsa che viene ripresa ed amplificata dai media”.

Saper riconoscere se una notizia sia veritiera è una delle basi del giornalismo. Le tecnologie digitali di comunicazione hanno accelerato la diffusione delle bufale mediatiche. Quindi, spesso non abbiamo neanche il tempo di verificare se quella notizia è vera che già è entrata a far parte di tutti i giornali quotidiani, i vari social, ed è quindi molto difficile capirne la veridicità. L’espressione può indicare anche, impropriamente, fenomeni come la voce in gergo tecnico detta “Rumor”, che avrete sicuramente sentito usare per le celebrità hollywoodiane, e che viene diffusa intenzionalmente o per errore in ragione della carenza di verifiche sulle fonti della notizia, e talvolta la concorrenza fra i media e la gara a chi dà prima lo scoop può accentuarne gli effetti.  

Se i vari media non verificano la fonte e rilanciano quella notizia pensando che sia vera, si innesca un meccanismo a cascata. Questo fenomeno contribuisce a mettere in luce le debolezze e la scarsa affidabilità che talvolta possono interessare il sistema mediatico, nonché le imprevedibili conseguenze che può portare la diffusione di una notizia non vera o non verificata. Spesso vi è capitato di vedere delle notizie in prima pagina con dei titoli molto grandi, e poi invece la smentita di quella notizia, perché era falsa, in un’altra pagina con un titolo piccolissimo. 

Il web è una piazza davvero democratica dove ognuno può esprimere se stesso e condividere le proprie idee, ma questa piazza a volte è frequentata da persone che danno delle notizie false, le così dette “fake news”, che poi rimbalzano in rete attraverso articoli giornalistici e social, possono diffondere disinformazione, soprattutto perché in molti si soffermano solo al titolo, non leggono l’articolo e non approfondiscono.  Questo innesca un meccanismo nel quale non si riesce più a capire se effettivamente quella notizia è vera o falsa, perché ne parlano veramente tanti e su tanti canali differenti. Spesso chi condivide una fake news non sa che si tratta di una notizia falsa.

Cosa possiamo fare noi per cercare di evitare di incorrere nelle fake news? Innanzitutto, verificare le fonti: stiamo leggendo una notizia di una testata considerata attendibile? L’autore che firma questo articolo è conosciuto? Ha una reputazione da difendere? A volte capita anche che queste fake news nascano da giornali satirici; quindi, verificate che magari la notizia non sia di satira. 

Anche il modo ed il contesto con cui una cosa viene raccontata ha un peso importante. Mi vengono in mente tanti programmi televisivi che realizzano dei video prendendo degli spezzoni di interviste, di politici magari, e le trasformano in qualcosa di diverso, qualcosa che il politico in questione non ha mai voluto dire, o non è mai stato intervistato in quella situazione. Però i meno attenti credono che sia vero. Dovete sapere che esistono siti dedicati alle fake news, basta cercarli.

Inoltre, guardate la data, molte volte vengono condivise delle notizie vecchie, che non hanno più senso nell’attualità. Il più grande consiglio che posso darvi è quello di pensare in modo critico, non credere a tutto quello che leggete, non ascoltate tutti coloro che vi parlano o meglio ascoltate tutti voi però poi pensate con la vostra testa.