Le alghe saranno davvero le erbe del futuro?
Le alghe rappresentano una reale risorsa per il nostro futuro, vediamo come.
A Gennaio a Pordenone si è tenuta la sessione di Aquafarm, una fiera tutta incentrata sul futuro della coltivazione di alghe marine. Proprio cosi, sembra infatti che le alghe stiano prendendo piede in diversi aspetti della nostra vita, dall’alimentazione al mondo sempre più 2.0 della cosmetica green. Diversi i loro benefici, alcuni li stiamo scoprendo solo ora, vediamo dunque perché tutta questa attenzione verso quella che fino a poco tempo fa veniva vista come un residuo marino di poco conto.
L’Aquafarm day è stata una giornata ideale per riscoprire le tante qualità tutte naturali di queste piante marine, le potenzialità nascoste delle alghe sarebbero diverse in particolare ci si concentra su quello che potrebbe essere il loro impiego futuro per la depurazione di acque reflue e la produzione di bio-fertilizzanti derivati.
L’applicazione delle microalghe insieme alle macroalghe si avrebbe anche in settori come l’architettura, tutto merito dei vari studi effettuati sui loro bioreattori che ci hanno permesso di capire meglio come queste reagiscano a stimoli esterni ed in particolare a contatto con certe condizioni di luce.
Sul fronte dell’alimentazione invece l’obiettivo futuro sarà cercare di capire il contributo che questi organismi sia come integratori naturali sia come veri e propri cibi nutrienti potranno apportare al nostro benessere. Non sono una sorpresa le alghe nei piatti come più volte visto nella tanto variopinta cucina cinese. Al di il dell’ impiego relativo alla chimica e alla cosmesi vogliamo approfondire il concetto espresso precedentemente riguardante appunto come queste erbe marine siano in realtà una risorsa importante per la depurazione di acquee stagne.
Un futuro all’insegna della medicina
Tramite l’impiego di speciali alghe sarebbe possibile secondo la scienza provvedere ad estrarre in maniera naturale del CO2 dall’acqua reflua depurando quindi lo spazio e producendo idrogeno alla fine del processo. Da qui non si esclude l’impiego di tali elementi come possibili bio-fertilizzanti in grado di stimolare la crescita di nuove forme di vita vegetali in ambienti aridi o poco adatti alla vita.
In un futuro prossimo si spera anche di avvicinare elementi ricchi di sostanze benefiche come queste al mondo della farmaceutica per lo sviluppo di medicine mirate in questo vasto campo. In prospettiva dati i loro forti principi antibatterici potremmo sviluppare antibiotici più forti, di nuova generazione, contando appunto su un arma in più, alla faccia dello scarto di mare verrebbe da dire.
Editor: Michael Singleton
Come visto su Fashion News Magazine
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