I PFAS sono terribilmente noti per essere degli agenti chimici di origine artificiale che vengono usati nella produzione di oggetti che usiamo quotidianamente nella vita di tutti i giorni.
Ne siamo di fatto ignari eppure spesso entriamo in contatto con materiali di questo tipo che risultano molto intossicanti per la natura e in particolare per il nostro corpo.
I PFAs talvolta noti come PFOs consistono in acidi composti di perfluoroottansolfonico che a sua volta è un composto chimico fluorurato di origine sintetica. Trattasi di un acido molto forte e dunque altamente intossicante, che per ionizzazione forma l’anione perfluoroottansolfonato, noto con la sigla PFOS
Al giorno d’oggi molti produttori utilizzano questi agenti chimici nella produzione di indumenti impermeabili e per evitare l’uso di alluminio o ferro nella catena di produzione. Solo recentemente questi agenti tossici sono stati trovati in natura in quantità massiccia anche nei nostri corpi.
L’inquinamento si sposta ora verso l’estremo oriente
Nonostante la forte limitazione di PFAs e PFOs imposte dalla comunità internazionale intorno al 2006, la contaminazione dovuta a questi inquinanti non esita a fermarsi specialmente in paesi dove la manodopera a basso costo azzera la concorrenza e le leggi e gli standard ambientali spesso non vengono considerati.
Se infatti l’inversione di tendenza del 2015 ha visto rallentare la produzione pesante di agenti inquinanti in Europa e in Occidente ciò non è avvenuto per quanto riguarda paesi come Cina e India con bassi standard ambientali.
In Cina in particolare si riscontra uno dei livelli di inquinamento più alti al mondo, sebbene la popolazione cinese non abbia mai considerato lo smog e l’inquinamento da agenti chimici un pericolo concreto per la popolazione e il territorio c’è da dire che negli ultimi tempi abbiamo assistito alla nascita di una maggiore consapevolezza per quanto riguarda la sostenibilità ambientale anche qui.
Complici un inquinamento di laghi e fiumi senza precedenti che sta inficiando negativamente sulla pesca e sul raccolto dei campi, comunque sia possiamo dire che l’attivismo ecologico stia diventando (finalmente) una realtà anche in questo paese.
PFCs nella produzione dei maggiori brand “outdoor”
Una delle maggiori cause dietro alla crescente preoccupazione dell’espansione dei PFAS / PFOS è l’utilizzo massiccio che ne viene fatto per la produzione di indumenti outdoor (per esterni, campeggio, trekking ecc.). Questi agenti chimici infatti sono usati per la produzione speciale di indumenti resistenti all’acqua e alle condizioni avverse. Brand come Patagonia e The North Face hanno subito molte critiche recentemente proprio dovute al fatto che stessero utilizzando materiali inquinanti per la produzione di outfit per esterni.
Numerose petizioni sono servite per imporre anche qui una radicale inversione di tendenza, Patagonia celebre produttore di indumenti outdoor sta già investendo in nuove tecnologie e assets basate sulla produzione tutta green di materiali estratti dalle piante in grado di sostituire gli agenti intossicanti.
Le alternative a questi PFAS e PFOs ci sono, esistono innumerevoli risorse che comprenderebbero elementi più sicuri e salubri per il nostro pianeta ma soprattutto per la nostra salute. Cambiare è possibile e ogni firma è importante perché questo avvenga.
Editor: Michael Singleton
Come visto su Fashion News Magazine
[:en]PFASs are terribly known for being human-made chemicals capable of being harmful for everyone’s health in various ways, they can affect human body and environment polluting the ambient.
Nowadays many consumer products such as leather accessories for clothing or cleaning products vastly utilize these chemicals in the production process. PFASs stands for polyfluoroalkyl substances these chemicals have seen their reputation increasing due to their vast and heavy use in various industry sectors.
They are often used because they have notable fire resistant properties alongside the fact they are the first alternative to stain materials. Recently these chemicals have been detected surrounding our environment including wildlife and sadly human corpses.
Pollution is migrating East side of the world
Nevertheless of their limitation which has been imposed by international laws in 2006 contamination still persists specially in developing countries such as India and China where environmental rules aren’t strict.
Therefore seems like global contamination is moving into east side of the world with China leading the conference regarding polluted air conditions and massive industrial production of chemicals. Thus China population has never considered heavy industrialization a real concern for the public health in general, more concerning is growing after seeing how PFASs and other chemicals are hitting in waters and rivers near farming locations.
People are slowly recognizing the harmful truth about the usage of these kind of chemicals and their effects on fishing and water quality as well as eventual human health diseases. Environmental activism we can say is slowly becoming a reality even in China.
PFCs among famous outdoor brands
One of the major reason behind the increasing concern about PFASs is the widely spread use of the major outdoor brands whose make PFASS one of their most utilized assets when it comes to waterproof products.
Activists from all over the world have signed petitions against brands like The North Face and Patagonia requesting them to stop using PFCs and PFASs in their production chains.
Patagonia for example is one of those brands who are trying to evaluate an alternative to PFCs indeed it is researching a solution to completely phase them out seeking new investments in plant –based replacement technology.
Alternatives to PFCs are a reality such as them could be found in replaceable materials like waxes, paraffins, dendrimers and silicones whilst other functional alternatives are still in text phase, but could be available in the next few years.
Editor: Michael Singleton
As seen on Fashion News Magazine
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