La plastica non si mangia! Peccato che le tartarughe ne abbiano lo stomaco pieno
La plastica in mare danneggia l’ambiente marino e i suoi abitanti: una tartaruga su due ha della plastica nello stomaco
C’è ancora tanto lavoro da fare e noi vogliamo ricordarlo, analizzando i dati che ogni volta ci lasciano a bocca aperta.
Ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nel Mar Mediterraneo, che ne soffre ancora di più rispetto alle altre acque del pianeta, essendo un mare chiuso. Le sue correnti fanno tornare l’80% dei rifiuti di plastica nelle coste. Infatti per ogni kilometro di litorale se ne accumulano ben 5 chilogrammi al giorno.
Fra tutti i paesi, l’Europa è il secondo produttore mondiale di plastica.
Il mare è l’habitat di numerose specie animali, e le tartarughe sono alcune fra le tante che soffrono la presenza di plastica nei loro mari.
Questi rifiuti provocano soffocamenti, strangolamenti, e spesso intrappolano le tartarughe non consentendo loro di muoversi.
Una situazione che danneggia l’uomo, l’ambiente e tutti gli animali che spesso non ricordiamo essere fondamentali all’interno del nostro pianeta. Sono essere umani e in quanto tali devono essere protetti.
UNICEF, che da sempre fa fronte per proteggere gli animali più fragili, ha dato via ad un’iniziativa grazie alla quale è possibile adottare una tartaruga, salvandola così da un futuro troppo pericoloso.
Scegliendo fra tre diversi kit, diversi nella struttura e nel prezzo, si può cambiare le cose ed agire per il bene dell’ambiente marino e dei i suoi abitanti.
Elisa Guazzini
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