La cellulite dipende anche da come cuoci ciò che mangi

 

 

Tutti sappiamo che la cellulite dipende strettamente dal tipo di alimentazione che conduciamo eppure ciò che a molte era sconosciuto era il fatto che questa dipendesse in particolare dalla cottura di ciò che mangiamo.

Tutto questo sarebbe emerso al congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica, che a Roma, ha fatto luce sul fatto che non esistono cibi “buoni” o “cattivi”, perché tutto infine dipende dalla cottura degli stessi.

Sarebbe proprio il processo di cottura quello da cui scaturirebbe la formazione di sostanze nocive denominate Ages, Advanced Glycation End Product – le quali danneggiano i tessuti connettivi della pelle.

Come spiega il professore Pier Luigi Rossi docente di scienza dell’Alimentazione presso l’Università di Bologna, “Questi Ages altro non sono che composti molecolari aggressivi che agiscono sui recettori delle membrane cellulari dei fibroblasti.”

continua il professore

“Influiscono anche sul collagene e sugli adipociti alterando il tessuto connettivo, il sistema venoso, arterioso e linfatico”.

Secondo lo stesso professore per ridurre il rischio di cellulite basterebbe non consumare cibi ad eccessivo contenuti di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo anche il consumo di bevande zuccherate e in general cibi industriali.

La soluzione potrebbe essere favorire un’alimentazione che preveda cibi cotti anche a fuoco lento o vegetali.

Questo processo di assunzione non darebbe i suoi effetti nell’immediato in quanto le conseguenze di un’elevata assunzione di Ages siano maggiormente visibili dopo i 35 anni, insomma prevenire è sempre meglio che curare.

Editor: Michael Singleton