I traslochi degli uffici diventano green e solidali: nasce il giving back project

Un nuovo modo di concepire i traslochi, che solitamente implicano un impatto ambientale non indifferente, tra cose gettate via e CO2 emessa dai camion necessari per gli spostamenti

 

I traslochi degli uffici ora diventano green e solidali, grazie al Giving back project. L’idea arriva da Crown Workspace, parte del gruppo internazionale Crown Worldwide.

 

Solitamente, tali operazioni implicano un impatto ambientale non indifferente. Questo è dato in parte dal quantitativo di oggetti e mobili che finiscono in discarica, gettati via perché non possono adattarsi alla nuova sede, o per semplice desiderio di rinnovamento, ma anche dalle emissioni di CO2 liberate nell’aria dai camion necessari a trasportare le cose.

 

Crown Workspace propone, invece, di non buttare via nulla, ma di donare ciò che non si vuole più. I primi interlocutori della donazione sono i dipendenti stessi, che possono portare a casa ciò che desiderano tra gli oggetti e i mobili proposti dall’azienda. Ciò che resta, invece, è a disposizione di enti benefici, che poi provvedono a far avere il tutto ad opere di carità, enti missionari, associazioni, ecc.

 

Infine, ciò che resta al di fuori del circuito delle donazioni, magari perché troppo vecchio o rotto, viene riciclato e recuperato attraverso canali rigorosamente certificati ISO 14001.

 

Alberi contro le emissioni di CO2 dei traslochi

 

L’impatto ambientale maggiore dei traslochi, però, è rappresentato dalle emissioni di CO2 prodotte dai veicoli necessari per spostare le cose. Nella maggior parte dei casi vengono impiegati mezzi pesanti, come i camion, che solitamente hanno un volume di emissione di sostanze tossiche maggiore rispetto ad una normale automobile.

 

Va detto, comunque, che anche nel caso in cui si scelga di fare il lavoro con la propria auto, è probabile che, avendo una capienza minore, richieda un numero maggiore di viaggi, quindi possiamo ipotizzare che, alla fine, le emissioni complessive andranno ad equivalersi.

 

Per ovviare alla questione, Crown Workspace ha deciso di fare qualcosa in più, provando a rendere più green ogni singolo trasloco e trasmettendo i valori della sostenibilità anche ai propri clienti.

 

Per noi si tratta di un impegno concreto, perché sappiamo bene che i traslochi possono avere un enorme impatto ambientale, soprattutto per quanto riguarda la CO2 emessa dai camion. – Spiega Matteo Calza, Business Unit Manager per l’Italia di Crown WorkspaceAbbiamo, quindi, aggiunto un’opzione che permette di abbattere questo inquinamento, aggiungendo nel preventivo anche la valutazione della Carbon Footprint. Calcoliamo, poi, quante saranno le emissioni di CO2 provocate dai trasporti per ogni operazione, e quanti alberi servirebbero per compensarle. Chiediamo poi al cliente se desidera piantarli. Nel caso accetti, noi come Crown Workspace ci faremo carico del 50% del costo. Per queste operazioni, ci affidiamo ad associazioni specializzate, che consentiranno di seguire nel tempo la crescita degli alberi piantati. In questo modo cerchiamo di trasmettere i valori della sostenibilità anche ai nostri clienti. Devo dire che questa proposta sta già riscuotendo molto successo, un segnale tangibile di una crescita della consapevolezza dei danni ambientali della nostra società”.

 

Per il prossimo anno, inoltre, Crown Workspace vorrebbe integrare anche il servizio di consulenza per l’efficientamento energetico, aiutando gli uffici a diventare sempre più green.