Gli studenti dell’Istituto Piaget-Diaz incontrano Francesco Italiani

 

Per il progetto FARE, Francesco Italiani, ballerino e coreografo propone dei laboratori dal titolo “L’arte rende liberi”.

L’incontro del 14 Novembre è stato interamente dedicato ai match di improvvisazione teatrale, per far esercitare i ragazzi a mettersi nei panni delle altre persone.

Per ogni match ogni ragazzo doveva inventare un nome e una professione.

Le scene messe in atto sono state:

  • 4 ragazze di 25 anni al ristorante che raccontano la propria vita sentimentale 
  • 4 uomini di 45 anni al bar dello sport che si lamentano dei figli che stanno troppo al cellulare (i ragazzi si sono ispirati ai loro padri)
  • 4 professoresse durante un consiglio di classe, che parlano dell’andamento degli alunni
  • 4 docenti che chiamano un’alunna perché il giorno prima è uscita anticipatamente da scuola senza chiedere il permesso. I ragazzi hanno scelto di interpretare docenti reali, l’alunna è stata interpretata da una delle docenti, che è stata bravissima a replicare tutti i “vizi” dei ragazzi: non ascoltare i docenti, lamentarsi, giocare con il telefono mentre la riprendono… Questa scena è stata una delle migliori e più divertenti!
  • marito e moglie in crisi dal consulente matrimoniale (che era Francesco).      

 

 

Al termine dei match, Francesco ha chiesto ai ragazzi come si fossero sentiti e se si fossero divertiti, dimostrando loro che l’arte può davvero essere uno strumento per sentirsi liberi.

Ha chiesto poi, a chi volesse, di dire una frase o un pensiero su ciò che rappresenta per lui/lei la libertà. Sono usciti pensieri molto profondi, ad esempio da parte di chi non ha sempre vissuto in paesi che tutelano questi diritti, e che vede la libertà nel poter dire e fare ciò che si vuole. Libertà è anche riuscire ad allontanarsi da situazioni di coppia tossiche, violente psicologicamente e prevaricanti. Purtroppo, nonostante la giovane età (16 anni), più di una persona tra gli studenti ha vissuto esperienze di questo tipo.