L’ambiente è tutto ciò che ci circonda. È l’insieme delle condizioni esterne legate al luogo, allo spazio, al clima, a fattori chimico-fisici e a rapporti con altri esseri viventi, in cui un organismo vegetale o animale vive. Esso è diviso in diverse biosfere (cioè lo spazio vitale all’interno del quale si verificano i rapporti tra gli individui) quali
l’antroposfera (più in generale, il termine indica l’insieme degli esseri umani e delle opere che essi hanno realizzato, includendo, oltre alle trasformazioni territoriali, anche fenomeni ambientali da esso causati, come l’inquinamento, o più in generale le tecnologie da esso sviluppate);
l’idrosfera (per idrosfera si intende l’insieme delle acque presenti nei vari stati di aggregazione sul nostro pianeta, dal sottosuolo alla superficie sino agli strati dell’atmosfera);
la geobiosfera (è definita in biologia come l’insieme delle zone della Terra in cui le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita, cioè l’insieme di tutti gli ecosistemi, da non confondersi con l’ecosfera, definita in ecologia come la porzione di atmosfera che ha condizioni favorevoli alla vita).
Con il passare del tempo, della noncuranza dell’ambiente e di tutto ciò che è intorno a noi, si è arrivati a conoscere e a creare uno dei motivi per il quale tutto il globo ne soffre, cioè l’inquinamento.
Che cos’è l’inquinamento? Si tratta, in buona parte, dell’essere umano nella sua esagerazione in vari ambienti, cioè:
-Inquinamento aereo: Il trasporto aereo di passeggeri e di merci da qualche decennio è in costante aumento a causa della necessità di una sempre maggiore connessione tra le nazioni del mondo ad una velocità crescente per sostenere i ritmi di una globalizzazione ormai inarrestabile. Questo aumento, pari a circa il 5% annuo a partire dagli anni ’90, potrebbe far triplicare l’inquinamento dovuto al trasporto aereo ed arrivare nel 2050 al 25% di tutto l’inquinamento globale da combustibili fossili.
-Inquinamento acustico: Un altro tipo di inquinamento prodotto dagli aeroporti è quello acustico: ci sono numerosi studi che evidenziano un aumento nella pressione sanguigna e nell’incidenza delle malattie cardiovascolari nei residenti in zone adiacenti agli aeroporti, ma in questo articolo ci occuperemo solo degli effetti sulla salute causata dall’inquinamento atmosferico da cui possiamo proteggerci efficacemente utilizzando un purificatore professionale.
-Inquinamento delle acque marine, delle acque dolci e delle piogge: morti di molte forme di vita a causa di rifiuti come buste di plastica, bottiglie e inquinamento delle acque potabili; il rilascio di rifiuti e, in particolare, di plastica che a suo volta rilascia plasticidi (esempio: se un pesce piccolo ingerisce un quantitativo minimo di plastica, un pesce grande ne ingerisce una quantità maggiore, con danni maggiori nei nostri confronti che li consumiamo in tavola).
Le cause dell’inquinamento dell’acqua
La principale fonte di inquinamento di origine marina è quello da idrocarburi, in particolare delle petroliere, che a volte riversano grandi quantità di petrolio nelle acque.
-Contaminazione radioattiva: causata da incidenti avvenuti nelle centrali nucleari e dalla produzione e uso di armi nucleari.
Per mettere fine, o quanto meno per ridurre questo fenomeno, ci sono molti metodi come fare in modo di evitare lo spreco di cibo; evitare l’utilizzo di piatti, bicchieri e posate di plastica; stare attenti all’utilizzo e allo spreco dell’acqua. Piccole abitudini che, nel loro piccolo, posso aiutare.
Ci sono anche metodi molto divertenti come, per esempio, il Plogging.
Nel 1997 il capitano Charles Moore individuò la prima isola di plastica nell’oceano Pacifico, ma in realtà le isole di plastica, molto grosse, negli oceani, sono almeno cinque (oltre ai depositi di plastica più piccoli presenti un po’ ovunque). In risposta a questa situazione, nel 2014, l’allora commissario europeo all’Ambiente Yanez Potocnik lanciò la campagna “Let’s Clean up Europe” e, da quell’anno, Roberto Cavallo ha ideato “Keep Clean and Run”, la prima manifestazione italiana dedicata al plogging. Dal 2015, infatti, i partecipanti corrono una settimana all’anno per circa 350Km, raccogliendo piccoli rifiuti.
Scritto da Andrea Timofte, Scuola Enrico Fermi Tivoli
nell’ambito del progetto “Riciclare è un arte” “Comunità Solidali 2020”, sottoscritto tra Regione Lazio e Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali.
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