In autostrada spazio per gli agricoltori con prodotti locali
Grande novità in arrivo nelle aree di servizio italiane con le nuove oasi degli agricoltori. Nelle aree selezionate sarà ora possibile acquistare cibo locale e prodotti direttamente dal territorio circostante, un’iniziativa tutta a chilometro zero che garantirebbe al venditore una domanda consistente, permettendo allo stesso momento al consumatore di poter contare su prodotti al 100% biologici e di origine controllata.
La produzione e vendita locale potrebbe portare all’incontro finale tra produttore diretto e consumatore accorciando così la filiera.
Molti italiani sono già in viaggio in autostrada per poter raggiungere il luogo dove trascorreranno le vacanze, ecco dunque la possibilità di interagire direttamente con la prima rete italiana delle oasi agricole in autostrada.
Il progetto nasce da un accordo tra Coldiretti-Fai insieme a Chef Express e prevede che nei punti di ristoro prefissati vengano organizzate delle vere e proprie aree di vendita dove i produttori locali possano avere l’occasione di incontrare i viaggiatori di passaggio e vendere così i loro prodotti freschi.
Gli agricoltori avranno quindi modo di farsi conoscere e mettere a disposizione della clientela qualcosa di diverso dal solito snack o prodotto delle grandi marche contando su qualcosa di molto più genuino.
Il progetto ha avuto inizio con il coinvolgimento della regione Lazio e dell’Emilia Romagna dove 9 aree di servizio sono state le prime ad ospitare l’iniziativa.
A disposizione dei primi automobilisti oltre 80 tipi di prodotti e generi alimentari quali ad esempio, olio, pasta di farro, biscotti, conserve dolciarie, salse, piante aromatiche e tanto altro ancora.
Una garanzia per i consumatori
I prodotti per essere garantiti ufficialmente verranno venduti a marchio FAI (Firmati dagli Agricoltori Italiani) per garantire la massima trasparenza da parte della filiera produttiva e fare in modo che non vi succedano rischi alimentari di alcun tipo.
Le aree di servizio del futuro avranno tutte questo tipo di servizio? Ci auguriamo di si, certamente da qui ad un impiego totale vi ci vorrà del tempo ma eventualmente se il servizio dovesse funzionare perché non estenderlo?
Dopotutto il cibo biologico potrebbe essere anche una grande risposta alla crisi dei piccoli e medi imprenditori.
Editor: Michael Singleton
Come visto su Fashion News Magazine
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