Spostarsi in modo sostenibile: il boom della mobilità condivisa
Una macchina per la mamma, una per il papà…ed il figlio che ha appena compiuto 18 anni? Un’altra macchina, è naturale. No, così non va. Una buona soluzione potrebbe essere quella di investire in un’auto elettrica, che si sta man mano sempre più diffondendo, tanto da essere presente nei cataloghi di quasi tutte le principali marche di automobili. Parallelamente, sono aumentate in modo esponenziale anche le soluzioni di smart mobility in Italia, a partire dal car sharing.
Proprio in questi giorni sono tornati operativi i primi blocchi alla circolazione dei veicoli più inquinanti. Secondo Massimiliano Marchiapatti, Presidente ANIASA (l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) “Ancora oggi, il 10% dei veicoli è addirittura antecedente alla normativa Euro, il 28% risponde alle norme Euro 1/2/3, il 30% Euro4, mentre le Euro 5/6 rappresentano appena il 32% del totale. Esiste però una solida alternativa al fermo: sempre più imprese e privati, infatti, scelgono di abbandonare la proprietà e passare all’uso dei veicoli attraverso le tante soluzioni di mobilità del noleggio e del car sharing, che confermano la propria vocazione di sostenibilità e sicurezza con una flotta veicoli di efficienti motorizzazioni diesel di ultima generazione e di alimentazioni alternative in costante crescita e dotate dei più avanzati sistemi di sicurezza attiva e passiva”.
Nel primo semestre del 2018 il settore del noleggio a lungo termine ha assistito ad un aumento delle immatricolazioni e della flotta che ha toccato le 881mila unità. Settemila sono i veicoli car sharing e 140mila i veicoli con noleggio a breve termine, per un totale complessivo che supera il milione. Allo stesso modo, crescono le alimentazioni diesel di ultima generazione, le ibride, le auto a metano e elettriche.
È stato stimato che l’87% dei veicoli disponibili a noleggio sono Euro6, mentre Euro5 è il restante 13%.
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