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I tatuaggi sono molto popolari al giorno d’oggi tanto che almeno un giovane adulto su due ne ha almeno uno. Solo in America c’è stata un impennata di persone tatuate di circa il 50% negli ultimi quattro anni.

L’esplosione di questo trend ha spinto alcuni scienziati a studiare meglio questa pratica per conoscerne di più e scoprire magari eventuali rischi per la salute.

Uno studio pubblicato quest’anno dall’università del Michigan ha rivelato come i tatuaggi interferiscano in vari modi con la nostra pelle, in particolare con le funzioni relative alla sudorazione e all’espulsione di sodio.

Secondo anche quanto affermato dalla professoressa Maurie Luetkeimer della stessa università del Michigan studiando diversi campioni di due tipi di pelle a confronto; con tatuaggi e senza, si è evidenziato come nel secondo tipo ci fossero quantità molto più concentrate di sodio.

Solitamente all’espulsione dalle ghiandole succede una fase di riassorbimento di una serie di elementi precedentemente espulsi, tra questi il sodio appunto e altri piccoli elettroliti. In una pelle tatuata questa funzione sembra essere inibita o addirittura bloccata in certi casi. Questo dimostrerebbe la scarsa capacità riassorbitiva delle pelli tatuate.

Ma non lasciate che questo vi colpisca, dato che il discorso è molto relativo alle dimensioni del tatuaggio. Questa funziona non risulta inibita in pelli con piccoli tatuaggi.

Il discorso vale in funzione di una sostanziale grandezza. Più è grande e più è rischioso, potremmo dire.

Una cosa che potrebbe preoccupare di più rispetto ai problemi relativi alla termoregolazione del nostro organismo potrebbe essere l’evidenziata appartenenza dei tatuaggi con connessi inchiostri alla fascia di fattori scatenanti fenomeni cancerogeni di varia natura, in primis melanomi.

Cormac Joyce, chirurgo plastico specializzato in trattamenti dermatologici ha affermato di quanto rischio ci sia nel trattamento dei tatuaggi poiché questi molto spesso vengono sottovalutati non sapendo che rappresentano un metodo di trasmissione diretto per cellule dannose.

Se si considera poi che il nostro sistema doganale considera i prodotti per tatuaggi come cosmetici non riservandogli dunque particolari controlli il rischio si quadruplica, specialmente perché spesso in questi vi è presente un numero alto di micro metalli e agenti chimici come sali impuri e tinte organiche.

tattoos, tatuaggi

L’FDA annuncia ondata severa di controlli

 Il collegamento tra inchiostri “corrotti” o “infetti” e malattie del sangue in aumento non è una novità. L’ente statunitense del controllo per il traffico organico aveva già nel 2012 registrato un preoccupante aumento delle malattie al sangue legate a poveri standard adottati nel settore.

Ad oggi l’azienda sta imponendo regole sempre più rigide e controlli sempre più stretti per tutti gli  operanti nel settore.

“Con il progressivo aumento delle persone che scelgono di lasciarsi un ricordo, una frase, un disegno sul proprio corpo, non possiamo lasciare che questo rimanga per loro un pericolo inaspettato”.

Editor: Michael Singleton

As seen on Fashion News Magazine

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Tattoos are very popular nowadays, about half of youngsters and teenagers have at least one tattoo, in America, the tattooed people rose around 50 percent in only the past four years.

The explosion of this kind of art has led some of the experts in studying this practice and its results on our skin. Useless to say this rose lots of concerns and critics as well, but let’s see what they got.

A study published this year found out that tattoos may interfere in several ways with our skin sweat. Seems indeed that non-inked skins can excrete about 50% more sweat compared to inked ones.

 

According to prof Maurie Luetkeimer from Alma College in Michigan, the scientists also found the sodium in sweat was more concentrated when released from a tattooed skin.

When the glands produce sweat usually the skin will reabsorb part of the sodium and other electrolytes from the perspiration but seems that ink could partially block this reabsorption function.

Don’t let this fool you since it does not matter much if you have a small tattoo or even a few of them. Just mind that the more it is big the more it is risky for your glands. Scientists have also linked inked skins with a lower ability to cool the body and so hold on important nutrients.

What may concerns more apart from the thermoregulatory problems related to tattoos might be the correlation between tattoos’ inks and melanoma.

Thus this is not one hundred percent medically proved there could be a possibility where operating with tattoo assets and tools over a subject with low stage melanoma could spread out cancer and infect other parts of the skin with cancerous cells as highlighted from plastic surgeon Cormac Joyce.

 

He also says that is is certainly possible that the whole process of tattooing is poorly regulated since this comprehend a large integration of metallic based inks full of salts and other organic dyes injected into the dermal layer of the skin.

tattoos

Tattooing sector is not properly regulated and this is the most dangerous threat

Correlation between corrupted/infected inks and spreading blood-borne diseases is already known as stated by US FDA in 2012. FDA back in those days linked up multi-state bacterial outbreak to contaminated tattoo inks.

Nevertheless, Tattoo inks are being considered like cosmetics there should be more strict and constant controls by the authorities among this kind of liquids.

Today US FDA has acknowledged the risk of these assets and does want to know more about their dangerous ease to be corrupted.

The truth is that the risks associated with tattoos are not entirely known yet. But surely as more and more people decide to opt for tattoos over their body a greater scientific scrutiny is needed.

Editor Michael Singleton

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