Mattarella: ridurre le emissioni di CO2 entro il 2030 e puntare alla neutralità climatica entro il 2050
Il Capo dello Stato ricorda l’importanza della lotta ai cambiamenti climatici: “So bene che le difficoltà sono tante. Però la scelta è tra poter sopravvivere o non sopravvivere affatto”
In questi giorni il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alle manifestazioni per la celebrazione dell’80° anniversario del Manifesto di Ventotene, un documento scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 con l’intento di promuovere l’unità europea.
Nel corso dell’evento, alcuni studenti provenienti da licei e università di tutta Italia hanno posto delle domande al Presidente, che non ha mai fatto mistero di amare il confronto con i giovani.
Tra gli argomenti trattati, anche la questione dell’ambiente, con una studentessa dell’Università di Pavia che ha chiesto:
“Ritiene che l’Europa in questo momento stia agendo in maniera opportuna per quanto riguarda il cambiamento climatico?“
Il Presidente non ha alcun dubbio e assicura che questo sia “uno dei punti centrali nell’azione dell’attuale Commissione europea“, ricordando poi come in passato siano stati disattesi molti degli obiettivi in ambito climatico.
Ora, però, bisogna lavorare duramente per perseguire la riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 e del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Un percorso che richiederà molti interventi, ammodernamenti e cambiamenti, ma, come fa notare il Presidente Mattarella, “la scelta è tra poter sopravvivere, cambiando alcune cose, alcune condizioni o non sopravvivere affatto. E non c’è scelta“.
Facciamo abbastanza contro il cambiamento climatico? La risposta del Presidente Mattarella
Questo del clima è uno dei punti centrali nell’azione dell’attuale Commissione europea.
L’ultimo rapporto dell’Onu è drammaticamente allarmante. E quindi ci sono due obiettivi: nel 2030 con la riduzione del 55% delle emissioni e nel 2050 per la neutralità climatica. Non vanno disattesi.
Un percorso è stato già compiuto ma è ancora insufficiente. Occorre fare di più, molto di più, anche perché dagli esiti della Conferenza di Rio del 1992 si è perso molto tempo. E se ne è perso anche nell’attuazione degli Accordi di Parigi, più recenti.
Questo è un impegno fondamentale. È l’unico ambiente di cui disponiamo quello della Terra, e vediamo anche in Europa gli effetti nella vita quotidiana molto sovente dei mutamenti climatici.
So bene che le difficoltà sono tante, i problemi sono molti perché occorre riconvertire, occorre adeguare.
Però la scelta è tra poter sopravvivere, cambiando alcune cose, alcune condizioni o non sopravvivere affatto. E non c’è scelta.
[…] alla necessità di ridurre le emissioni di CO2, il Presidente Sergio Mattarella durante il 40° Seminario per la formazione federalista europea di Ventotene, ad agosto 2021 […]