Mal di schiena? Niente medicine, ci pensa lo Yoga
Quante volte, dopo un’intera giornata seduti alla scrivania, avete provato quella sensazione di fastidio e dolore alla schiena?
Le nostre vite, sempre più sedentarie, ci costringono a fare poco movimento: la fretta, lo stress e una postura sbagliata, portano spesso a sentirsi indolenziti e affaticati. Per rimediare velocemente a questi mali, ecco che entriamo in farmacia a fare rifornimento.
Oggi, però, vogliamo proporvi una soluzione più salutare a tutti questi mali: lo Yoga!
Cos’è lo Yoga
Con le sue radici antiche, lo Yoga è una disciplina per il corpo, la mente e l’anima che serve a farci vivere meglio.
In Occidente, la pratica dello Yoga viene intesa come una vera e propria forma di ginnastica, che aiuta a tonificare il corpo e a ridurre lo stress. Ma lo Yoga non è solo questo: attraverso una pratica regolare questa disciplina aiuta anche ad entrare in armonia con sé stessi, raggiungendo un senso di pace e serenità mai provato prima.
Contrariamente a quanto di pensa, lo Yoga è una disciplina adatta a tutti. Basta solo un po’ di forza di volontà ed un maestro esperto. Non vi sentite abbastanza sciolti? Nessun problema, il vostro insegnante saprà guidarvi nella pratica e consigliarvi le posizioni migliori per i vostri problemi.
Le 5 posizioni utili per il mal di schiena
Passiamo alle cose pratiche: quali sono le 5 posizioni migliori per alleviare i dolori alla schiena? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Catemario, insegnante di Yoga presso il Centro Tulsi Yoga (Via Belluno, 7, 00161 Roma)
- Paschimottanasana, il piegamento in avanti da seduti.
Partendo dalla posizione supina, con il corpo disteso sulla schiena e le gambe unite e parallele e i piedi piegati a martello e le braccia allungate oltre la testa, espirando si ruotano le braccia formando un semicerchio, fino a formare un angolo retto rispetto al suolo. Successivamente si ruota il busto fino a raggiungere una posizione ad angolo retto rispetto alle gambe, contemporaneamente allungando le braccia sulle ginocchia. Infine, si fanno scorrere lentamente le mani dalle ginocchia fino a raggiungere i piedi, appoggiando il tronco parallelo alle gambe. Respirare profondamente in modo da massaggiare gli organi addominali compressi contro le cosce.
- Adho Mukha Svanasana, il cane a testa in giù.
Partendo dalla posizione in ginocchio, spostarsi a quattro zampe e, portando il peso sulle braccia, estendere le gambe alzando il bacino. Mantenere le piante dei piedi ben a terra. Inserire la testa tra le braccia, formando un triangolo con la schiena e le gambe ben dritte.
- Bhujangasana, la posizione del cobra.
Partendo dalla posizione prona, con il corpo disteso sulla pancia e le gambe unite e parallele con le cosce al suolo e piedi distesi e allungati sul dorso, si piegano le braccia portando i palmi delle mani a terra all’altezza delle spalle. Inspirando, si solleva il busto con le braccia, distendendole, mantenendo cosce e pube a contatto con il suolo. Questa versione è detta Raja Bhujangasana.
- Uttanasana, il piegamento in avanti in piedi.
Partendo dalla posizione in piedi, con la schiena dritta ed i piedi distanti come l’apertura delle anche e le braccia allungate oltre la testa, espirando si piega il bacino muovendo il corpo come fosse formato da due tronconi, allungando le mani fino a raggiungere le caviglie, il dorso dei piedi o sotto la pianta dei piedi, appoggiando il tronco parallelo alle gambe.
- Marjariasana, la posizione del gatto.
Innanzitutto mettiti a quattro zampe. Assicurati di avere le mani esattamente sotto le spalle ed alla stessa larghezza. Anche le ginocchia dovrebbero essere sotto il bacino e larghe quanto i fianchi. La testa dovrebbe essere in posizione neutra ed il peso del corpo esattamente distribuito a metà tra le gambe e le braccia. Ora inspirando profondamente inizia a inarcare la schiena portandola verso il basso, alza il busto ed infine solleva il mento guardando verso l’alto. Ricordati di mantenere le spalle lontano dalle orecchie e il petto aperto. Successivamente, durante l’espirazione, prima raddrizza la schiena e poi continua il movimento sollevando la parte centrale della spina dorsale e formando una sorta di “gobba”. Allo stesso tempo piega la testa verso il basso, portando il mento alla gola e cercando di guardare l’ombelico. Ora puoi ricominciare il ciclo appena descritto inspirazione/sguardo in alto ed espirazione/sguardo in basso. Cerca di fare il tutto delicatamente ed a ritmo del tuo respiro.
Ora che conoscete un rimedio “green” e salutare per il vostro mal di schiena non vi resta che provare. Mettete da parte le medicine e prendete un tappetino, lo Yoga vi aspetta!
Editor: Giulia Proietti Timperi
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