LUSSO SOSTENIBILE: LA NUOVA FRONTIERA DELLA MODA

 

E-Lusso è il nuovo canale di diffusione del lusso sostenibile: una realtà tutta italiana

Lusso sostenibile: quello che per anni è sembrato essere un ossimoro, è diventato adesso un’esigenza imprescindibile. Un lusso accessibile, etico, rispettoso dell’uomo e dell’ambiente. Il lusso dell’ostentazione e della superficialità è ormai un lusso obsoleto che mal si adatta al diffuso desiderio di eco-sostenibilità.

La notorietà della marca ed il prestigio del brand, infatti, non costituirebbero più l’unica garanzia di cui ha bisogno il consumatore, sempre più consapevole e coscienzioso. Adesso la nuova frontiera della moda risponde alle richieste del mercato, con produzioni sempre più attente, in termini di impatto ambientale e responsabilità sociale, con l’obiettivo di creare un sistema che possa essere sostenuto a tempo indeterminato.

Eco-sostenibilità sembra essere, dunque, la nuova parola d’ordine e coinvolge tutto il ciclo produttivo dell’industria: sempre più numerosi sono i marchi di prestigio che intraprendono iniziative legate a questa nuovo sviluppo di mercato.

Sino a qualche tempo fa, il lusso sostenibile era inteso come un paradosso: oggi più che di un paradosso si può parlare di un progresso necessario. La sostenibilità è un valore imprescindibile. Tutti i maggiori brand della moda stanno declinando la sostenibilità all’interno dei loro prodotti e gli esempi sono innumerevoli; prodotti di alta qualità, veri e propri tesori realizzati con processi produttivi etici, con materie prime certificate e rinnovabili.

Ed in questa stessa direzione è rivolto E-Lusso, progetto giovane e ambizioso nato dall’idea di tre ragazze, Eleonora Natali, Marta Prandi e Valentina D’Autilia che, supportate da tre marketing e business development manager, hanno dato vita ad un sito, per l’appunto www.elusso.it, un esclusivo e ben organizzato canale di diffusione del lusso sostenibile.

Solo le eccellenze fanno parte della loro esposizione, l’artigianato Made in Italy, il lusso di tendenza, il second hand ricercato e di provenienza certificata. Tra le proposte, sono presenti diversi brand: Louis Vuitton, Hermès, Prada, Fendi, Versace, Dior, Chanel, Miu Miu, Gucci e Valentino. 

E-Lusso, come hanno spiegato le stesse ideatrici del progetto, offre alla propria clientela due diverse linee di prodotti: New Life, la linea di prodotti usati dei più noti brand di abbigliamento e accessori, accuratamente selezionati, e Life Style, linea di prodotti di altissimo livello qualitativo, realizzati a mano, da un’equipe di artigiani e aziende ben selezionate, con materie prime di ri-uso e criteri di produzione rispettosi dell’ambiente.

Nel 2016 è nata, invece, la nuova linea di prodotti Be Eco Centric dello stesso brand E-Lusso, che spazia dalle borse personalizzate agli accessori in pellami pregiati, anch’essa a sostegno dell’eco sostenibilità: l’elemento comune a tutti i prodotti, infatti, è il Re-use.

Le bags Be Eco Centric, più nello specifico, sono prodotti unici e esclusivi che nascono dalla fusione delle borse usate di grandi brand (come la Vuitton) con pregiati pellami esotici recuperati dagli scarti di produzione, borchie di cristallo, applicazioni e pietre. E questo vale anche per le cover del cellulare: la designer Veronica Beretta, sceglie personalmente ogni singola porzione di pelle esotica di recupero o superfici naturali con le quali realizzare la custodia personalizzata.

L’usato di lusso viene così riproposto sul mercato come un nuovo oggetto fashion di altissimo livello, personalizzato, unico, che esalta l’artigianalità Made in Italy, la creatività, la grande passione per i pellami e la riscoperta del vero vintage.

E-Lusso offre il proprio servizio non soltanto tramite il proprio sito, ma anche tramite social e lo shoowroom di Monza, gestito dalle tre ideatrici del progetto. Elena, Marta e Valentina seguono il cliente fin dal primo contatto con E-Lusso, controllano e verificano l’originalità e qualità dei prodotti, ne gestiscono l’immagine. Loro obiettivo è quello di generare fiducia nel cliente, creando un rapporto di fidelizzazione continuo e un’ottima esperienza di acquisto, gestendo la trattativa, soprattutto, da un punto di vista umano. Grande è loro capacità di saper raccontare il prodotto e saperne evidenziare le caratteristiche di sostenibilità.

E-Lusso, come detto in precedenza, si muove sulla scia di numerosissimi brand che fanno della sostenibilità la loro Vision. Ormai la maggior parte dei consumatori si aspetta che le aziende attive nel settore del lusso adottino pratiche sostenibili che contribuiscano a valorizzare ancora di più i prodotti, arricchendoli di unicità e anche di una coscienza.

Qualche anno fa la stilista inglese Stella McCartney era tra le pochissime nel suo settore ad imporre indicazioni precise per suoi prodotti affinché non includessero cuoio, pellame, pellicce o loro derivati, ma solo fibre alternative, nel pieno rispetto degli animali. All’epoca lei era un’eccezione, ma nel frattempo le cose sono cambiate e in questi ultimi anni è stato possibile cogliere segnali sempre più forti ed importanti da vari comparti del lusso e della moda fast fashion.

Stella McCartney, cosi come tanti altri grandi marchi dopo di lei, può essere considerata pioniere di un processo di rinnovamento che, pian piano, ha investito tutti i settori produttivi e non solo nell’ambito del lusso: un cambiamento globale è necessario che continui ad essere promosso e sostenuto da ciascun azienda, piccola o grande che sia.

Ritengo che la sostenibilità sia un argomento che riguarda tutti noi, soprattutto in questo particolare momento storico. E il lusso sostenibile è la nuova frontiera della moda: impatto ambientale, effetti sulla salute, condizioni dei lavoratori e informazione sulle modalità di allevamento di animali, sono solo alcuni dei criteri che guidano le scelte di acquisto dei consumatori e che mostrano come la reputazione di un brand passi sempre di più attraverso la sua sostenibilità.

La moda è una delle industrie più grandi della terra e purtroppo una delle più inquinanti. Prima di acquistare una gonna per pochi dollari pensate al pianeta e alle persone della catena di fornitura, tra cui milioni di giovani invisibili che trascorrono la loro vita a cucire roba per i nostri armadi in paesi come Bangladesh, Myanmar e Vietnam”. (Livia Firth)

Il problema, quindi, coinvolge tutti, in quanto consumatori e ritengo che, parlando di quello che sarà il futuro della moda, non si potrà più prescindere dal concetto di sostenibilità, ormai parte integrante di tutto il sistema industriale.

Editor: Federica Chinnici

Come visto su Fashion News Magazine