I metodi per evitare gli sprechi alimentari dovrebbero essere sempre più diffusi se non altro per i vantaggi che potrebbero apportare in termini di risparmio economico e di tutela dell’ambiente grazie alla riduzione della quantità di rifiuti.
Da una serie di anni, la ricerca scientifica si sta impegnando per studiare delle soluzioni efficaci, in particolare per rallentare il processo di deterioramento della frutta, che rappresenta senz’altro uno dei motivi principali che spingono a buttare il cibo che non può più essere consumato. Bisogna poi considerare che la frutta è tra i cibi più salutari, come è già risaputo da tempo, e proprio per il suo importante ruolo all’interno dell’alimentazione degli esseri umani, va sprecata il meno possibile. Per ritardarne la maturazione, si possono usare tecniche che utilizzino prodotti mirati alla conservazione ma senza mai dimenticare la salvaguardia della natura in cui viviamo.
La start-up californiana Apeel Sciences ha creato una pellicola trasparente biologica e commestibile per avvolgere la frutta prima di riporla in frigo. Edipeel e Invisipeel sono i marchi prodotti per questo tipo di innovazione. Il film è ricavato da foglie, bucce e altri scarti della frutta, che grazie alle loro molecole controllano la percentuale di acqua e gas che entrano ed escono dagli alimenti avvolti.
Edipeel di solito viene applicato dopo il raccolto, mentre Invisipeel può essere utilizzato anche nei campi. Entrambi hanno lo scopo di prolungare la vita dei frutti, combattendo i parassiti che si sviluppano all’interno e ne provocano il deterioramento. Per poter rimuovere il film protettivo è possibile sciacquare la frutta o mangiarla direttamente perché non è dannoso anzi risulta commestibile.
Un’altra soluzione può essere quella di ricorrere a SmartFresh, un preparato da applicare dopo il raccolto che agisce bloccando l’azione dell’etilene, che causa la degradazione a livello cellulare, e per farlo ricorre alla molecola 1-metilciclopropene (1-MCP).Messa a punto da AgroFresh, una start-up della Pennsylvania (Usa), SmartFresh prolunga la durata della frutta perché ne limita la normale respirazione e ne rallenta il metabolismo.
Al momento, questa tecnica è adottata in più di 40 paesi in tutto il mondo su mele, pere, kiwi, susine, avocado e cachi. Anche a livello italiano non mancano le possibili sperimentazioni in questo campo, basti pensare al dispositivo inventato dall’azienda Bluapple. Si tratta di un oggetto a forma di frutta da collocare in frigo vicino agli alimenti da conservare, con lo scopo di assorbire l’etilene rilasciato grazie al particolare materiale di cui si compone.
Editor: Daniela Giannace
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