I fondi Next Generation per colmare il gap impiantistico nazionale: il rapporto FISE Assoambiente sulla gestione rifiuti
Una strategia Nazionale, un tavolo di confronto, un’occasione unica con i fondi Nex Generation per completare la transizione verso l’economia circolare
FISE Assoambiente, nel corso della giornata di apertura di Ecomondo Digital Edition, ha presentato il rapporto “Per una Strategia Nazionale dei rifiuti – Seconda parte: la strategia mette le gambe”.
Un piano nazionale dunque, la richiesta dell’Associazione al Governo è quella di un tavolo di confronto con gli operatori per la definizione del Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti. Il punto di partenza è la Circular Economy, sottolineando gli obiettivi che il nostro Paese dovrà raggiungere per uniformarsi al resto d’Europa. Gli intenti sono ben delineati, per stare al passo con i target europei di Economia Circolare c’è bisogno di una strategia nazionale, che possa utilizzare i fondi del piano Next Generation, fondi che faranno da sostentamento, con prestiti e incentivi, al mercato del riciclo. Tutto questo per fronteggiare il gap impiantistico evidente soprattutto nel Centro- Sud Italia attraverso la realizzazione di 70 impianti di riciclo e recupero energetico.
Il Rapporto, realizzato per l’Associazione dal Laboratorio REF Ricerche mette in evidenza come alcune aree della penisola siano ancora distanti dagli obiettivi richiesti, la carenza di impianti di gestione infatti, porta ogni giorno centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti a spostarsi in tutta Italia o all’estero.
Le parole del Presidente FISE Assoambiente Chicco Testa “I fondi collegati a Next Generation costituiscono un’occasione unica per implementare una Strategia Nazionale dei Rifiuti, a patto, però, di spenderli efficacemente, privilegiando strumenti economici e incentivi/disincentivi, rispetto alla tradizionale spesa a pioggia. In questo senso la gestione dei rifiuti per le sue chiare ricadute sull’ambiente, rappresenta il destinatario ideale per prestiti, garanzie e cofinanziamenti a condizioni agevolate che potranno giungere dal bilancio comunitario a sostegno degli investimenti. Ulteriori ritardi avrebbero conseguenze devastanti e provocherebbero nuovi danni all’ambiente, oltre alla mancata valorizzazione economica di una risorsa presente in abbondanza nel Paese, quale sono i rifiuti. Come primo passo concreto, chiediamo al Governo l’istituzione di un Tavolo nazionale di confronto con gli operatori per la definizione del Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti”.
Dal piano “Next Generation EU” dovrebbero arrivare all’Italia oltre 200 miliardi di euro nei prossimi anni, i presupposti ci sono tutti anche in visione della ricaduta di questa azione sull’ambiente, inoltre, secondo uno studio realizzato da REF Ricerche, tra le priorità degli italiani, un cittadino su tre, per l’impiego delle risorse del bilancio europeo ci sarebbe proprio il Green Deal e la transizione verde.
Melania Massa
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