Ci siamo quasi, la 72esima edizione del Festival di Sanremo è alle porte e noi già sentiamo il profumo di fiori…o forse no!

 

Ha inizio il 1 febbraio 2022 la 72esima Edizione del Festival della Canzone Italiana, condotta nuovamente da Amadeus.

Per 5 giorni saremo nuovamente immersi nel magico mondo Sanremese, che, soprattutto negli ultimi anni, è diventato palco di gossip e rivoluzioni.

Sanremo è la bellissima città ligure dei fiori, simbolo e protagonisti del Festival Italiano per eccellenza.

Dove sono finiti i fiori Sanremesi

Purtroppo però l’importante presenza dei colorati fiori e composizioni floreali si è andata ad affievolirsi sempre di più, tanto da arrivare a chiederci dove siano finiti tutte quelle decorazioni, che nel passato adornavano il palco del Teatro Ariston.

Sanremo riecheggia di rose, garofani e verde ornamentale, con estese coltivazioni dai mille colri e profumi.

Nelle scorse edizioni sono stati composti più di 100 bouquet per i partecipanti ai festival, senza tenere conto di tutti quelli che addobbavano la camera della conferenza stampa e tutto l’ingresso al teatro.

Oltre al fatto che quest’anno, per ragioni legate alla pandemia, non verrà allestito nessun palco esterno, siamo nuovamente pronti a rivivere una scenografia spoglia e uniforme.

Nuove tradizioni per il Festival

E’ stata l’edizione dello scorso anno a segnare una vera e propria svolta all’interno del meccanismo che ormai da decenni era rituale intoccabile: stiamo parlando del dono dei fiori alle concorrenti donne del Festival.

Tutto ha avuto inizio dalla cantante e compositrice Francesca Michielin, che nel 2021 ha debuttato con “Chiamami per nome” insieme al cantante Fedez.

Francesca Michelin "smezza" il bouquet con Fedez

Quando l’artista ricevette il bouquet, lei lo divise con il l’amico Fedez, sottolineando come l’omaggio fosse dovuto ad entrambi.

Un gesto dai mille significati, che ha fatto molto parlare.

I fiori infatti sono un regalo che il Festival prevede di dare solo alle cantanti donne, così è la tradizione, da ormai 72 anni.

I tempi sono cambiati, la società si evolve e con lei la considerazione data alla figura femminile, non più essere delicato e fragile, ma forte rappresentante di valori e potenzialità.

Perché dover ringraziare solo le donne?

Questo è stato il quesito che la Michielin ha voluto porre; insieme a lei, molte altre artiste hanno seguito la scia, come la cantante de “la Rappresentante di Lista” Veronica Lucchesi, sostenuta da Dario Mangiaracina, seconda metà del Gruppo Musicale.

La cantante Veronica Lucchesi divide il mazzo di fiori con gli altri componenti del gruppo

Un vero e proprio movimento, all’interno di un Festival, che era partito, beh diciamo “Un passo indietro” rispetto a tante tematiche.

Amadeus- Conduttore del Festival di Sanremo 2022

Nuove scelte o vecchie ossessioni 

Chissà allora come sceglieranno di gestire i famosi bouquet di Sanremo, magari regalandoli a tutti, oppure non facendolo per nessuno.

Sicuramente ci mancano tutti quei colori floreali che negli anni passati hanno dato vivacità e potere al palco dell’Ariston; soprattutto se nel voltarsi non si ritrova nemmeno l’immenso pubblico ad applaudire le stelle della musica italiana.

E voi, che ne pensate?

E’ giusto che le tradizioni cambino, seguendo un progredire sociale, oppure le tradizioni in quanto tali, vanno rispettate e portate avanti?

Questo ci dà da pensare che anche quest’anno il Festival della canzone Italiana farà parlare di sé, nel bene o nel male.

Noi non vediamo l’ora di commentarlo!

Per saperne di più …

“Città dei fiori” è l’appellativo della cittadina di Sanremo, in Liguria.
Da qui i fiori vengono esportati in tutto il mondo. È una lunga tradizione della riviera, che grazie al suo clima mite ed alla posizione geografica riesce a far acclimatare anche piante esotiche e tropicali.
 
Il verde pubblico a Sanremo è al centro della politica territoriale, considerato parte integrante della storia della provincia nonché motore trainante dell’economia dell’intera riviera.
 
Il fiore più rappresentativo di Sanremo è il garofano. Nella seconda metà dell’800 i floricoltori liguri riuscirono a produrne una tipologia peculiare che adorna le piccole terrazze sostenute da muretti in pietra della città. Il garofano Hybrida è fra i le tipologie di fiori pluripremiati all’Euroflora.  Si tratta, inoltre, del fiore più longevo fra tutti una volta reciso. Anche dopo tre settimane riesce a conservare la sua bellezza. 

Elisa Guazzini