Dal 2024 i caricabatterie saranno universali nei paesi dell’Unione Europea

Smartphone, tablet e, dal 2026, anche computer avranno caricabatterie con lo stesso attacco, per limitare il numero di apparecchi prodotti e ridurre il problema del loro smaltimento

 

Tutti abbiamo in casa un cassetto colmo di vari caricabatterie. Quello per lo smartphone, per il portatile, il tablet, lo smartwatch, l’eBook reader, la fotocamera, le cuffie bluetooth… Decine di dispositivi diversi, tutti con la medesima funzione, che differiscono in un’unica cosa: l’attacco.

 

Dal 2024, però, le cose nei paesi dell’Unione Europea inizieranno a cambiare. Martedì 4 ottobre 2022 si è tenuta la discussione finale alla plenaria del Parlamento europeo che ha stabilito, con 602 voti a favore, 13 contrari e 8 astenuti, che  dall’autunno 2024 la porta USB-C sarà lo standard per tutti i caricabatterie per i dispositivi elettronici di piccola taglia. Dal 2026 la norma si applicherà anche a tutti i computer portatili, portando a 14 le categorie di prodotti interessati.

 

 

Entro la fine di ottobre 2022 è atteso il via libera dei 27 governi europei. Dopo di che, ogni Stato avrà 12 mesi di tempo per recepire la nuova normativa all’interno della legislazione nazionale, ed ulteriori 12 mesi per mettersi in regola.

 

 

Caricabatterie universali: perché è un bene per l’ambiente?

 

La nuova normativa europea del caricabatterie universale per tutti i piccoli dispositivi elettronici è sicuramente un bene per l’ambiente.

 

Poter utilizzare lo stesso dispositivo per tutti i device che si posseggono vuol dire acquistarne di meno e, una volta che questo smette di funzionare, se ne getta via uno soltanto (rigorosamente nella raccolta RAEE).

 

Quindi, meno costi e meno impatto ambientale per produrli e, successivamente per smaltirli, oltre a una minor spesa per il consumatore e spazio salvato nei nostri cassetti!