AMBIENTE: ROAD TO GREEN 2020, NO A RIAPERTURA TMB A GUIDONIA

 
”Tra 30 giorni i cittadini di Guidonia Montecelio potrebbero essere invasi da tonnellate di rifiuti e Guidonia divenire, dalla gloriosa ‘Citta’ del Volo’ a essere la citta’ dei rifiuti”.
 
E’ quanto si legge in una nota dell’ Associazione Road To Green, presieduta da Barbarba Molinario . Lo scorso dicembre, ricorda Molinario, Il Consiglio dei Ministri ha firmato una delibera con cui si autorizza la riapertura del Tmb (trattamento meccanico-biologico) per 90 mila tonnellate di rifiuti annui (tossici per l’ambiente e le persone) in pieno Parco Regionale Archeologico Naturale dell’ Inviolata di Guidonia Montecelio. 
 
  ”Il parco – ricorda Barbara Molinario – ricopre un territorio dal ricco patrimonio archeologico, dove vi sono resti di mausolei, ville, sepolture e strade di epoca romana ma anche casali antichi dal Medioevo fino all’età moderna ma soprattutto una ricca flora tipica della campagna romana e una forte fauna selvatica.
 
Il primo oltraggio fu nel 1986 quando “priva di autorizzazioni” nacque una discarica da un privato cittadino, da allora attraverso un alternarsi di autorizzazioni, ordinanze, condanne e proroghe, i cittadini dell’area hanno visto la discarica ampliarsi sotto i propri occhi fino a divenire la seconda piu’ grande del Lazio dopo Malagrotta”.
 
La discarica fu sequestrata dal Corpo Forestale con chiusura il 12 febbraio 2014.
 
A ridosso della discarica, fa presente Barbara Molinario,  nacque nel 2015 il TMB nonostante i rilievi dell’ARPA per la presenza di un vasto inquinamento rilevato nella falda sottostante la discarica dovuto al percolato e che interessa anche l’area d’insorgenza proprio dell’impianto. Il TMB verrà poi sequestrato dalla Cassazione con sentenza nel 2016 fino alla nuova apertura che avverrà probabilmente fra 30 giorni.
 
”Tengo a evidenziare che la questione rifiuti – sostiene Molinario – non puo’ piu’ essere gestita sulle emergenze del momento in quanto serve una programmazione seria ed integrata tra tutte le istituzioni e non il continuo scaricabarile tra le forze politiche che richiamano a cio’ che e’ stato fatto e cio’ che si poteva fare . E’ una questione culturale – ha concluso – con decisioni forti perché ne vale del futuro dei nostri figli”.