Sostenibilità e cucina: un aiuto dalla friggitrice ad aria?
La friggitrice ad aria, riducendo al minimo l’uso degli olii in cottura, risolve il problema del loro smaltimento. Inoltre, richiede tempi di cottura minori
La sostenibilità sta acquisendo un peso sempre maggiore, anche nella vita quotidiana. Secondo un’indagine condotta da Ey “Future Consumer Index”, il 56% dei consumatori considera molto importante l’impatto ambientale quando sceglie cosa acquistare.
Anche in cucina sempre più persone scelgono di essere green. Il punto di partenza è, ovviamente, fare bene la spesa. Questo vuol dire comprare prodotti di stagione, privilegiando quelli a KM 0.
Il secondo passo è imparare a limitare gli sprechi. Questo vuol dire verificare ciò che c’è in dispensa, prima di comprare altre cose, evitando che il cibo scada o vada a male, e riutilizzare in chiave creativa gli avanzi dei pasti dei giorni precedenti.
Il terzo step è scegliere metodi di cottura che abbiano un minore impatto sull’ambiente. Tra questi una buona idea sembra essere la friggitrice ad aria. Questi strumenti riducono al minimo l’utilizzo di olio durante la cottura. Il che permette non solo cibi meno grassi e calorici e più salutari, ma anche risolvere il problema dello smaltimento degli olii sfritti.
Si riduce del 90% anche l’acrilammide, sostanza chimica che si forma naturalmente in alcuni alimenti durante la cottura ad alte temperature, e che è considerata potenzialmente cancerogena e dannosa per la salute. Inoltre, i tempi di cottura si accorciano, e con questi anche l’utilizzo dell’elettricità.
Ridurre i grassi, aumentare l’efficienza e risolvere la questione degli olii esausti: la friggitrice ad aria evolve ancora
Poter ridurre i grassi in cottura e preparare alimenti più sani è molto importante. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 31,6% degli adulti è in sovrappeso e il 10,8% è affetto da obesità. Condizioni che possono portare conseguenze anche gravi per la salute, e lo sviluppo di patologie importanti.
Per questo motivo, puntare sullo sviluppo e l’innovazione di metodi di cottura che possano coniugare il gusto con un’alimentazione sana, magari strizzando un occhio all’ambiente, è molto importante.
Dalla Cina importanti novità arrivano da Proscenic, azienda high tech che produce elettrodomestici smart e che recentemente ha lanciato un nuovo modello di friggitrice ad aria, la T22 Air Fryer, che consente un ulteriore taglio dei grassi, e cibi ancora più buoni e sempre più sani.
In particolare, l’azienda ha sviluppato la tecnologia TurboAir, che permette una circolazione dell’aria 7 volte più veloce, aumentando del 30% l’efficienza di cottura e bloccando l’umidità all’interno del cibo, per renderlo più croccante e con fino al 90% di grassi in meno. Il cestello antiaderente permette di ridurre ulteriormente l’utilizzo di olio necessario. Questo vuol dire non produrre olii esausti da smaltire e tempi di cottura più brevi.
Alla friggitrice ad aria di Proscenic, inoltre, è associata un’app che oltre a fornire suggerimenti per le ricette e assistenza durante la preparazione, permette di azionarla a distanza.
“La continua ricerca scientifica e tecnologica consente di trovare metodi di cottura sempre migliori, che ci permettano di mangiare in modo sano, restando in forma e in salute senza rinunciare al gusto. – Spiega Miles Jiang, CEO di Proscenic – Per questo, cerchiamo di realizzare prodotti sempre più innovativi, che riescano a semplificare e migliorare la vita di chi li sceglie”.
Per supportare l’utente nella preparazione dei pasti, la T22 Air Fryer presenta 13 diverse impostazioni di cottura, per friggere, arrostire, cuocere al forno e grigliare, e 11 modalità preimpostate. La temperatura di cottura va da 70°C, per consentire di cuocere i propri piatti anche a temperature inferiori, quando possibile, a 205°C e può essere regolata manualmente con incrementi di 5°C, e la durata con incrementi di 1 minuto.
“Siamo quello che mangiamo, e se vogliamo restare sani a lungo, dobbiamo mangiare bene. Un simile stile alimentare, però, non può essere sostenibile nel lungo periodo se i cibi sono difficili da preparare, o manchino di gusto. Per questo, grazie ai nostri ricercatori, abbiamo voluto dare una risposta concreta alle loro esigenze alimentari” conclude Jiang.
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