Contro il riscaldamento globale, arriva il biogas!
Si è svolto il 28 Febbraio a Milano, l’evento “Biogas Italy, CHange Climate. Agroecologia e gas rinnovabile: tracciamo insieme la via”, due giorni dedicati al ruolo dell’agricoltura e della produzione di energia rinnovabile nella lotta contro il riscaldamento globale. L’evento è stato tenuto dal CIB-Consorzio Italiano Biogas.
Il cambiamento climatico è una tematica reale, non solo il titolo di uno dei tanti link pseudo-complottisti di Facebook. Purtroppo, la maggioranza del pubblico, guarda con superficialità a temi del genere, quando servirebbe solo alzare gli occhi e guardare il cielo. È tutto davanti a noi.
Per far fronte al fabbisogno alimentare odierno, anche l’agricoltura necessita di una nuova tecnologia e di ricerca. Tutte mirate alla salvaguardia ambientale, dunque alla diminuzione dell’inquinamento. Secondo il presidente CIB, Piero Gattoni, è cruciale un’evoluzione di questo settore che consenta di conservare e migliorare la qualità e la quantità delle produzioni, ma nel contempo, abbattendo le emissioni. “Gli strumenti già ci sono”, spiega Gattoni, “e sono anche frutto del lavoro della ricerca e delle imprese italiane. Noi del CIB li abbiamo ordinati nel modello Biogasfattobene® che indica la via per una transizione da diversi tipi di agricoltura – convenzionale, biologica, conservativa – verso l’agroecologia. L’obiettivo è la diffusione di una ‘agricoltura fatta bene’, in grado cioè di produrre di più e meglio dallo stesso ettaro con meno, grazie all’incremento della fertilità del suolo e delle doppie colture, inquinando di meno, grazie al minore input di mezzi tecnici e fertilizzanti chimici e al più efficiente riciclo di acqua e nutrienti”.
Continua Gattoni: “È necessario sviluppare simultaneamente non solo soluzioni di mitigazione delle emissioni ma anche soluzioni capaci di sottrarre CO2 dall’atmosfera e la digestione anaerobica integrata nell’azienda agricola è una di queste perché produce, oltre all’energia, il digestato, un concentrato naturale di carbonio e nutrienti che, se stoccato nel suolo, può sostituire i fertilizzanti chimici. Aggiungo che CIB aderisce all’iniziativa internazionale “4pourmille” che promuove lo stoccaggio nel suolo del carbonio per ridurre la concentrazione di CO2 in atmosfera. Ritengo che quest’iniziativa e la pratica dello stoccaggio del carbonio in ambito agricolo meritino l’attenzione delle nostre Istituzioni nazionali, affinché, come auspico, si facciano promotrici in Europa dell’inserimento nella prossima PAC di un sistema di sostegno per gli imprenditori agricoli che adottano queste pratiche virtuose”.
La rivoluzione agroecologica e lo sviluppo di un’agricoltura “carbon negative” diventano sempre più reali, soprattutto per mezzo del biogas. Sono già oltre 1200 gli impianti di biogas agricolo in Italia. “Gli agricoltori del biogas sono riusciti negli ultimi anni a mitigare gli effetti della crisi e hanno reinvestito nelle loro aziende, innovando” afferma Gattoni.
Il biogas è una miscela di vari tipi di gas ottenuta dalla fermentazione batterica, in assenza di ossigeno, di materiali organici. Questo significa che i rifiuti organici, gli scarti dell’agricoltura, dell’industria alimentare o di quella zootecnica, possono diventare fonti di energia.
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